11 idee per rilanciare Terni, Confcommercio ha incontrati gli 8 candidati sindaco | Confcommercio

11 idee per rilanciare Terni, Confcommercio ha incontrati gli 8 candidati sindaco

Terni “città laboratorio” con il terziario motore di crescita economica, nel segno dell’innovazione: un luogo dove produrre ricchezza e benessere. Ecco le 11 proposte presentate dalla Confcommercio ternana agli 8 candidati sindaco.  
mercoledì 6 Giugno 2018 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

“La nostra città ha tutte le caratteristiche per diventare, o tornare ad essere, un luogo in cui si produce ricchezza e benessere. Pensiamo ad una ‘città laboratorio’ dove i servizi, il commercio ed il terziario in genere possano essere motore di crescita e di sviluppo, nel segno dell’innovazione. La sfida è di ripensare Terni come spazio di relazioni produttive e sociali, in cui ci si senta sicuri e dove sia fondamentale l’attenzione al ‘verde’, alla qualità dell’aria e più in generale ad un sano vivere”.
Con queste parole, il presidente di Confcommercio Terni Stefano Lupi ha introdotto l’incontro di oggi con i candidati sindaco, nella sede di Largo Frankl.
Occorrono scelte precise e azioni concrete da parte della Pubblica Amministrazione – ha aggiunto il presidente Lupi – per consentire alla città di Terni di competere nelle sfide territoriali, con una visione strategica di medio/lungo periodo nell’ambito della quale affrontare in modo integrato alcune tematiche centrali.
Ed ecco gli 11 punti del documento di Confcommercio Terni, consegnato ai candidati sindaco Paolo Angeletti del Partito democratico, Piergiorgio Bonomi di CasaPound, Emiliano Camuzzi di Potere al Popolo, Thomas De Luca del Movimento Cinque Stelle, Mariano De Persio del Partito comunista, Alessandro Gentiletti di Senso Civico, Leonardo Latini del centrodestra, Andrea Rosati di Prima Terni.

Sicurezza e qualità urbana
La sicurezza in senso stretto è un fattore di produzione per il terziario di mercato. Alle forze dell’ordine è demandato il compito di perseguire gli autori dei reati, al Comune è attribuito un ruolo altrettanto importante: ridurre il senso di insicurezza dei cittadini e delle imprese, combinando sapientemente strumenti di prevenzione ed un sistema di contrasto efficace ed efficiente. Non si può prescindere da una città ben illuminata ed animata in ogni suo spazio.

Abusivismo e legalità
La nostra comunità rivendica, in modo diffuso e partecipato, l’affermazione dei principi di legalità in tutti i settori della vita cittadina, e sostiene l’azione delle Istituzioni preposte al controllo. Le forme più comuni e dannose di abusivismo sono: Ambulantato privo di qualsiasi autorizzazione; Agriturismi che fanno banchetti; Macellazioni private abusive; Circoli privati che somministrano senza il previo tesseramento; False Agenzie viaggio, prive di un direttore tecnico e di qualsiasi requisito; Locazioni turistiche abusive.
Per quanto riguarda le sagre, Confcommercio Terni sostiene con forza la necessità di privilegiare le manifestazioni di qualità.

Promozione dell’innovazione diffusa nella città mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie, del digitale e degli Open Data
Serve una visione di città in cui, al di là degli importanti interventi urbanistici ed edilizi, previsti anche dall’attuazione del Piano Periferie, si delineino percorsi di rigenerazione urbana in grado di attivare processi di dialogo tra persone, imprese, associazioni culturali ed attività del tempo libero, nonché di favorire l’inclusione sociale, la partecipazione, l’innovazione e l’utilizzo delle tecnologie digitali. Dobbiamo fare di Terni una “città intelligente”, in cui le tecnologie digitali possono essere impiegate per semplificare il governo della città, migliorare infrastrutture e servizi in molti settori sia pubblici che privati, stimolando così l’economia locale. Il “Living Lab” previsto tra le azioni per l’Area di Crisi Complessa dovrebbe essere un occasione per attrarre start up nel settore dei servizi innovativi in ambito urbano.

Sviluppo dell’economia dei servizi
Il disegno proposto con convinzione da Confcommercio è quello della “città come fabbrica di servizi”, fortemente orientata all’innovazione. La dimensione immateriale assume nelle città un ruolo fondamentale: è il terziario, dal commercio al turismo ai servizi tradizionali e innovativi, che nelle città produce reddito, occupazione, benessere.

Assessorato al Terziario ed alla Innovazione
Manca una riflessione profonda e costante sulle dinamiche e sui valori identitari propri del terziario e questo non aiuta, perché non permette ai soggetti decisori di elaborare proposte ed interventi mirati ed efficaci. Si chiede pertanto di istituire l’Assessorato al Terziario ed alla Innovazione, al cui interno confluiscano le risorse umane e materiali dedicate al commercio, al turismo ed ai servizi di mercato innovativi e digitali.

Qualità ambientale e nuovi sistemi di mobilità urbana
Con riferimento alla qualità ambientale due aspetti assumono una particolare rilevanza nella nostra città: la mobilità e l’efficientamento energetico. Oggi più che mai il tema della mobilità urbana delle persone e delle merci, in una ottica di sostenibilità ambientale, diventa strategico per lo sviluppo della città ed è per questo che occorre potenziare una strategia di intervento di medio-lungo periodo che sappia integrare le politiche settoriali dei trasporti con quelle più generali relative alle modalità d’uso del territorio, e che sappia travalicare, con misure omogenee nell’ottica del bacino di traffico, i limitati confini dei municipi coinvolti.

Commercio
Il mondo dei servizi ed in particolare il commercio sta vivendo, specialmente nelle piccole superfici, tutte le criticità della profonda e repentina trasformazione digitale senza riuscire a cogliere a pieno le opportunità che tale trasformazione offre. Una crisi che è iniziata dal 2005 con una riduzione significativa del proprio peso rispetto alle grande superfici, che ha poi attraversato la crisi economica del 2011 e che oggi perdura nonostante la ripresa economica, l’aumento della fiducia dei consumatori e dei consumi interni, perché è divenuta strutturale e si può affrontare solo a condizione di cogliere le opportunità che la trasformazione digitale e l’innovazione offrono. Un contesto urbano dinamico, smart e decoroso rende, ovviamente, tali cambiamenti più agevoli. Nella articolazione della distribuzione commerciale si chiede di bloccare eventuali nuove medie e grandi superfici.
A seguito dei cambiamenti nei consumi e negli stili di vita, sono invece cresciute le attività di pubblico esercizio: occorre aprire un confronto con l’Amministrazione comunale per evitare comportamenti e scelte eccessivamente penalizzanti per lo svolgimento di queste attività di impresa e per coglierne a pieno le potenzialità, in un’ottica di sviluppo del contesto urbano.
Un progetto di particolare importanza è rappresentato dalla realizzazione di un nuovo mattatoio cittadino. Serve attivare un percorso di confronto con i produttori e gli operatori della distribuzione: un bacino come quello ternano non può privarsi di un servizio così rilevante.

Servizi pubblici, tariffe e tributi
La situazione di “dissesto economico” e le conseguenze che ne derivano in termini di tariffe e tributi, non deve esonerare l’Amministrazione comunale dal valutare attentamente tutte le politiche a questi collegate. In particolare per la TARI, auspichiamo che la riduzione del costo dei servizi derivata dall’introduzione della raccolta differenziata, porti ad un significativo abbattimento della tariffa applicata ai settori del terziario, fino ad ora fortemente penalizzati.

Riposizionamento territoriale
Il rilancio della competitività del territorio passa anche attraverso una ridefinizione dei rapporti con il contesto regionale: occorre delineare quale ruolo deve giocare Terni nei nuovi processi di gestione e sviluppo di importanti settori di competenza regionale quali: la sanità, la ricerca, i rapporti con l’Università, i collegamenti viari e ferroviari, la qualità ambientale, la gestione dei rifiuti e la promozione del territorio.
Dalla definizione del ruolo di Terni nell’attuazione delle diverse politiche regionali dipende anche il posizionamento che la città può avere in un ambito di area vasta che guarda soprattutto all’asse di collegamento tra “i due mari”, nonché alle possibili relazioni con l’Area metropolitana di Roma e con le Marche. E’ giunta l’ora di verificare quanto da tempo enunciato circa il ruolo strategico di Terni nel sistema regionale, inteso da un lato quale “porta di accesso” all’Umbria da Roma e dall’altro quale snodo fondamentale nella piattaforma produttiva Tirreno-Adriatico.

Promozione e sviluppo del turismo in una visione integrata di territorio
Occorre, in sostanza, passare da una visione di “comparto turismo” ad una più ampia di “sistema turismo”. Occorre puntare su un grande progetto regionale che costituisca una pietra miliare per la ripresa economica della nostra regione, in grado di mettere a sistema in modo sinergico tutti gli attori e le esperienze esistenti in Umbria (in termini di progettazione, eventi, competenze, tecnologie, promozione integrata, ecc.), comprese le forti potenzialità in gran parte ancora inespresse dei nostri territori, soprattutto nei segmenti del cosiddetto “turismo lento”.

Governance di territorio
Occorre una governance di territorio in cui tutti i soggetti coinvolti, sia pubblici che privati, abbiano come obiettivo la definizione di progetti territoriali sistemici e unitari, in cui l’interesse generale prevalga sull’interesse particolare: questo approccio potrà restituire alla nostra città la possibilità di svolgere un ruolo da protagonista negli attuali complessi scenari di riferimento.