A novembre frenata dell'inflazione | Confcommercio

A novembre frenata dell’inflazione

Dati provvisori Istat: l'indice nazionale dei prezzi al consumo è sceso al 2,5 per cento su base annua dal 2,6 di ottobre. Su base mensile calo dello 0,2 per cento. Scende anche il carrello della spesa. Decisivo il calo dei prezzi dei carburanti.

INFLAZIONE IN CALO NELL'EUROZONA
CONFCOMMERCIO:"DATO MIGLIORE DEL PREVISTO"

giovedì 29 Novembre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

A novembre il tasso d’inflazione annuo registra un nuovo, anche se lieve, rallentamento, fermandosi al 2,5% dal 2,6% di ottobre, e così tornando al livello di marzo 2011. Lo rileva l’Istat nelle stimepreliminari. Su base mensile i prezzi risultano in calo dello 0,2%. La frenata è dovuta soprattutto al calo dei carburanti.

L’inflazione acquisita per il 2012 si conferma al 3%. Il lieve rallentamento dell’inflazione, che segue quello più consistente registrato ad ottobre, è dovuto prevalentemente alla frenata dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, che registrano un calo congiunturale del 2,2% e una crescita tendenziale dell’11,5% dal 15% di ottobre. Per quanto riguarda il comparto non regolamentato, la diminuzione congiunturale è imputabile al ribasso dei prezzi di quasi tutti i carburanti. Il prezzo della benzina è sceso del 4,2% rispetto ad ottobre, mentrequello del gasolio per messi di trasporto è diminuito dell’1,8% su base mensile.

L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, si stabilizza all’1,5%. Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo rallenta all’1,6% (+1,7% nel mese precedente). In calo anche il carrello della spesa: a novembre i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono calati su base mensile dello 0,1, mentre su base annua il tasso di crescita è in forte calo: è infatti sceso al 3,5% dal 4% di ottobre. Sulla base delle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) ha registrato una diminuzione congiunturale dello 0,3% e una crescita tendenziale del 2,6%, con una decelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto ad ottobre 2012 (+2,8%). Rispetto a un anno prima, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende al 2,9% dal 3,4% di ottobre, mentre quello dei prezzi dei servizi sale all’1,8% (era +1,7% ad ottobre). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi si riduce di sei decimi di punto percentuale rispetto ad ottobre.