Abolizione “esterometro”, cosa cambia dal 1° luglio 2022

Per regolarizzare la propria posizione nei confronti dell’Agenzia e dell’assolvimento dell’IVA, le imprese italiane dovranno da luglio in poi affidarsi alla fattura elettronica, utilizzando i nuovi tipi documento appositamente predisposti dall’Agenzia delle Entrate.

A cambiare non saranno solo le modalità, ma anche i tempi per l’invio: si passerà da una trasmissione di dati con cadenza trimestrale ad una singola comunicazione per ogni operazione.
Inoltre, la trasmissione al dei dati delle operazioni estere si applicherà anche ai forfettari (prima esonerati), con ricavi o compensi sopra 25.000 euro.

Cosa bisogna fare dal 1° luglio

Fatture attive: per le operazioni effettuate nei confronti di clienti esteri, si dovrà emettere una fattura elettronica impostando il campo “codice destinatario” con valore convenzionale (XXXXXXX). La trasmissione della fattura elettronica dovrà essere effettuata entro 12 giorni dall’effettuazione della cessione o prestazione o, in caso di fatturazione differita, entro il 15 del mese successivo.

Fatture passive: per le fatture passive cartacee ricevute dai fornitori esteri, il cliente italiano dovrà generare un documento elettronico di (tipo TD17, TD18 e TD19), da trasmettere al Sistema di Interscambio. La trasmissione dovrà essere effettuata entro il 15 del mese successivo a quello del ricevimento del documento.

Nuove sanzioni

In caso di mancata o errata trasmissione è prevista una multa di 2 euro per ogni fattura fino a un massimo di 400 euro mensili. La sanzione si riduce del 50% se entro 15 giorni successivi alla scadenza vengono inviati i dati non trasmessi, oppure quelli corretti.