Accise sull’energia: attivati SUBITO per il rimborso dell’addizionale 2010-2011
ATTENZIONE: per verificare la possibilità di recuperare quanto pagato indebitamente bisogna attivarsi IMMEDIATAMENTE, altruimenti scatta la prescrizione.
INFO E ASSISTENZA: Sportello Energia Seac Confcommercio Umbria, tel. 075.506711, e.mail sportelloenergia@confcommercio.umbria.it
La sentenza della Corte di Cassazione del 23 ottobre 2019, n. 27099 ha stabilito l’illegittimità delle accise provinciali sull’energia elettrica pagate per il biennio 2010-2011, poi abolite dal 2012 con un decreto del 5 gennaio, in base ad una Direttiva UE (Direttiva 2008/118/CE ) sulle modalità di prelievo del tributo adottato in quel periodo.
Precisamente, negli anni 2010 e 2011 tali addizionali provinciali alla accisa sull’energia elettrica venivano pagate dai titolari di utenze elettriche non domestiche sui consumi fino a kWh 200.000 mensili.
L’addebito relativo gli anni 2010 e 2011 di tale addizionale provinciale alla accisa sull’energia elettrica può essere dunque contestato, chiedendo al fornitore di energia il RIMBORSO delle somme indebitamente versate
Poiché il rapporto tra fornitore e consumatore ha natura civilistica, l’azione di recupero si prescrive nel termine di 10 anni dal pagamento dell’indebito.
Quindi bisogna FARE SUBITO RICHIESTA PER INTERROMPERE OGNI PRESCRIZIONE e avere l’opportunità di recuperare l’importo dell’addizionale provinciale dell’accisa corrisposta sui consumi elettrici del 2010 e 2011
Lo SPORTELLO ENERGIA Seac Confcommercio Umbria INFORMA E ASSISTE, tramite i legali convenzionati.
COSA SERVE PER ATTIVARE LA PROCEDURA
Inviare una mail all’indirizzo sportelloenergia@confcommercio.umbria.it (tel. 075.506711)
indicando i propri recapiti e, possibilmente, allegando una fattura relativa alla fornitura di energia elettrica risalente alle annualità 2010/2011.
ECC OPERCHE’ CONVIENE
L’aliquota pagata in bolletta variava da Provincia a Provincia con un importo compreso tra 0,0093 €/kWh e 0,0114 €/kWh. Considerato lo scaglione di consumo mensile massimo su cui veniva addebitata l’addizionale (200.000 kWh), la spesa massima che un’azienda può aver sostenuto è di circa € 27.000 all’anno.
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