Amoni (Confcommercio): “No all’imposta di soggiorno”
Prima i tagli alla spesa pubblica improduttiva
“Si continua a chiedere sacrifici alla gente e alle piccole imprese, ma non abbiamo ancora visto provvedimenti concreti ed efficaci di taglio alle spese pubbliche improduttive. Con l’istituzione dell’imposta di soggiorno, si vuole imporre agli imprenditori del settore ricettivo un ruolo da esattori per conto degli enti locali, con il rischio più che concreto che queste risorse, ulteriormente sottratte ai consumi, finiscano nel grande calderone dei Comuni e non siano poi destinate allo sviluppo del turismo e quindi dell’economia del territorio”.
Aldo Amoni, presidente della Confcommercio dell’Umbria, ribadisce il NO della organizzazione alla ipotesi di introduzione dell’imposta di soggiorno e sostiene così le ragioni delle categorie più colpite, già espresse da tempo da Federalberghi e Faita regionale.
“L’approvazione da parte del Consiglio regionale dei parametri necessari alla definizione dei Comuni turistici, come già chiarito dall’assessore regionale al turismo Fabrizio Bracco, era un atto dovuto, legato al cambiamento della normativa di riferimento e non rappresenta in alcun modo un “via libera” all’applicazione dell’imposta di soggiorno, la cui responsabilità ricadrà dunque interamente sulle amministrazioni comunali”, aggiunge Amoni.
“In Umbria alcuni Comuni hanno già affermato la loro contrarietà; molti altri stanno a guardare, indecisi sul da farsi. Noi continuiamo a ripetere che questa operazione porterà più svantaggi che benefici all’economia dei territori. Se i Comuni pensano di rimpinguare le loro casse in questo modo stanno sbagliando strada.
Chiediamo ai Comuni dell’Umbria di riflettere attentamente sui costi e le opportunità, rimandando semmai al prossimo anno l’introduzione di una misura che è destinata senz’altro a danneggiare il turismo e impoverire l’economia regionale.
Ogni decisione – sottolinea con forza il presidente Aldo Amoni – non può essere assunta senza un confronto preliminare, serio e senza pregiudizi, con le categorie più direttamente coinvolte”.
Perugia 4 aprile 2012
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