Articolo 62: il Governo tira dritto | Confcommercio

Articolo 62: il Governo tira dritto

A due giorni dall'entrata in vigore delle nuove regole su trasparenza dei contratti e certezza dei tempi di pagamento, Passera e Catania ribadiscono il 'niet': "niente proroghe, possibili aggiustamenti.

A RISCHIO LA TENUTA DEL TESSUTO DISTRIBUTIVO E PRODUTTIVO
RIVOLTA: BUONSENSO VORREBBE IL RINVIO DELLA NORMA
BOTTA E RISPOSTA FEDERDISTRIBUZIONE-CONFCOMMERCIO

domenica 21 Ottobre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Conto alla rovescia per l’entrata in vigore – mercoledì 24 ottobre – delle nuove regole in ambito commerciale sulla trasparenza dei contratti tra produttori e distruzione, e sulla certezza dei tempi di pagamento, a 30 o 60 giorni. Ma al contempo, infuriano le polemiche sugli effetti che l’articolo 62 avrà sulle imprese e sulla loro necessità di liquidità obbligata, in tempi di credito a singhiozzo da parte delle banche. Nonostante il pressing degli imprenditori del commercio e della distribuzione, il governo non farà marcia indietro sulle nuove regole, racchiuse nel pacchetto dell’articolo 62. A ribadirlo sono stati il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, e quello dello Sviluppo economico, Corrado Passera, dal Forum della Coldiretti a Cernobbio. ”Non ci saranno proroghe – ha puntualizzato Catania – ma il nostro è un atteggiamento di apertura: se necessari, gli
aggiustamenti saranno possibili”. Il ministro ha programmato già incontri, in primis con i presidenti di Confindustria Giorgio Squinzi e di Confcommercio Carlo Sangalli, che hanno chiesto uno slittamento dell’entrata in vigore della legge, calcolando in 6 miliardi il ricorso alla liquidità necessaria per le aziende, con il rischio per migliaia di non farcela. Oggi i pagamenti nella filiera arrivano invece fino a 90-95 giorni. Anche Passera ha ribadito che sull’articolo 62, si andrà avanti.
”Si tratta di regole molto forti – ha detto – a difesa della parte più debole della filiera”, vale a dire i produttori, aprendo comunque a possibili correttivi in corso d’opera. In sintesi, le novità introdotte dalla norma prevedono l’obbligo di forma scritta per i contratti tra imprese e fornitori (ora vengono stipulati in gran parte verbalmente); vengono inoltre fissati i termini di pagamenti a 30 giorni per le merci deperibili, a 60 giorni per gli altri prodotti.