Benefici contributivi e flessibilità solo per le imprese che applicano contratti “leader”, partiti i controlli dell’Ispettorato
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro conferma l’azione di contrasto al fenomeno del “dumping contrattuale”, iniziata a gennaio 2018 e in corso su tutto il territorio nazionale, in particolare nel settore del terziario, con controlli finalizzati a verificare violazioni di carattere contributivo o legate alla fruizione di istituti di flessibilità in assenza delle condizioni di legge.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ribadisce che l’applicazione di contratti collettivi stipulati da sindacati che, nel settore del terziario, risultano comparativamente meno rappresentativi – tra cui vengono annoverate CISAL, CONFSAL e altre sigle minoritarie – al posto dei cosiddetti contratti “leader”, ossia i contratti sottoscritti da CGIL, CISL e UIL, preclude la possibilità di fruire di benefici normativi e contributivi e di ricorrere a forme contrattuali flessibili: come i contratti a tempo determinato, a chiamata, di apprendistato.
Le imprese che non applicano contratti “leader” potranno rispondere di sanzioni amministrative, omissioni contributive e trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro flessibili.
Anche gli eventuali soggetti committenti risponderanno in solido con le imprese ispezionate degli effetti delle violazioni accertate.
Confcommercio ha da sempre portato all’attenzione delle istituzioni la necessità di adottare adeguate misure, sia di carattere normativo che amministrativo, volte a garantire l’applicazione dei contratti collettivi comparativamente più rappresentativi a livello nazionale, anche al fine di assicurare il rispetto delle regole di leale concorrenza tra le aziende che operano nel medesimo mercato.
www.ispettorato.gov.it/it-it/notizie/Pagine/Applicazione-CCNL-e-tutela-dei-lavoratori-20062018.aspx
SERVIZIO RISORSA LAVORO
Confcommercio Umbria
Tel. 075 5067142
E.mail: risorsalavoro@confcommercio.umbria.it
Condividi