Commercio in Area pubblica, le novità | Confcommercio

Commercio in Area pubblica, le novità

Moderata soddisfazione per quanto riguarda le proposte della Giunta regionale per la modifica della disciplina regionale che regola l’attività ambulante.

domenica 13 Gennaio 2013 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Moderata soddisfazione per quanto riguarda le proposte della Giunta regionale per la modifica della disciplina regionale che regola l’attività ambulante.
Due le novità più importanti:
– per la prima volta in Umbria vengono regolamentati i mercatini degli hobbisti, ovvero coloro che, muniti di apposito tesserino comunale, “vendono, barattano, espongono o propongono in modo saltuario e occasionale” prodotti da non più di 250 euro.  Un fenomeno in crescita che ora viene disciplinato nelle sue modalità.
– ancora più importante l’accoglimento di una richiesta avanzata da Confcommercio, per cui si prevede l’obbligatorietà dei requisiti igienico-sanitari anche per i mercatino agricoli cosiddetti “a  km zero” e per le attività agricole che vendono i loro prodotti. 
Rimane poi il criterio delle autorizzazioni per chi esercita l’attività nei mercati, mentre se  si è itineranti basta la Scia. Le concessioni avranno durata di 12 anni invece che 10, con la Giunta che potrà anche stabilire criteri ulteriori per il rinnovo e il rilascio legati a qualità dei prodotti e tipologia del servizio offerto. I bandi dei Comuni per l’assegnazione dei posti poi dovranno essere predisposti e inviati alla Regione tutti i mesi (e non due volte all’anno come ora), mentre arrivano nuovi limiti: massimo due concessioni nello stesso settore in quei mercati con meno di 70 posteggi (in Comuni con meno di 10 mila abitanti) o 100 se la popolazione è più elevata. Tutte disposizioni che varranno, fatte salve diverse decisioni delle amministrazioni, anche per le fiere.
Tutti i titolari di autorizzazioni e concessioni poi dovranno essere in regola col pagamento dei contributi (Durc), pena la sospensione della validità. Arriva poi il calendario annuale di mercati e fiere predisposto dalla Regione. Da ultimo i Comuni, da soli o sentito almeno il 60% dei titolari di concessioni, possono allungare il mercato all’intera giornata o (sentito almeno l’80%) creare dodici mercati straordinari all’anno.