Confcommercio Umbria e Federfarma Umbria insieme, a supporto delle farmacie
I presidenti di Confcommercio Umbria e Federfarma Umbria Giorgio Mencaroni e Augusto Luciani: “Fondamentale per il tessuto sanitario ed economico”, in una fase ancora molto delicata dell’emergenza causata dalla diffusione del virus Covid-19.
Supportare le farmacie dell’Umbria in una grande varietà di servizi, dall’accesso e gestione dei bandi pubblici per investimenti e formazione all’implementazione di innovazione tecnologica e digitale. Dall’accesso al credito all’utilizzo di convenzioni commerciali fino ad arrivare alla messa a disposizione di una piattaforma di formazione a distanza.
Sono solo alcuni dei punti dell’importante accordo di collaborazione siglato questa mattina da Confcommercio Umbria e Federfarma Umbria e firmato dai due presidenti, rispettivamente Giorgio Mencaroni ed Augusto Luciani (nella foto assieme ai direttori delle due strutture Vasco Gargaglia e Franco Baldelli).
Un accordo teso ad avviare un percorso comune per realizzare percorsi strategici grazie ad una fattiva collaborazione.
Da una parte l’anima di Confcommercio Umbria, la maggiore associazione di categoria del terziario di mercato e dall’altra quella di Federfarma Umbria, sindacato unitario dei titolari di farmacia della regione che anche attraverso la sua società di servizi Farma Service Centro Italia garantisce supporto continuo ai presidi sanitari territoriali con la croce verde, con particolare riferimento alla tariffazione ricette, contabilità, sicurezza, comunicazione, analisi finanziaria, privacy, igiene e formazione.
Una linea d’azione comune che in una fase ancora molto delicata dell’emergenza causata dalla diffusione del virus Covid-19, potrà supportare le farmacie, presìdi territoriali fondamentali e capillari della rete sanitaria, con ulteriore efficienza e professionalità.
“Siamo oltremodo soddisfatti di questo importante accordo – commentano Augusto Luciani e Giorgio Mencaroni – che valorizza l’operatività delle farmacie ed il loro ruolo anche nel tessuto economico e sanitario dell’Umbria”.
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