Consumi: ci si mette anche il clima... | Confcommercio

Consumi: ci si mette anche il clima…

Il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi, sottolinea che le temperature sopra la media penalizzano ulteriormente il settore moda, abbigliamento, pelletteria, calzature e articoli sportivi.

mercoledì 14 Novembre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Oltre alla crisi, il clima insolitamente caldo di questi giorni fa dimenticare cappotti e coprispalle non solo negli armadi, ma anche negli scaffali dei negozi. “Oltre al clima di fiducia costantemente negativo – ha detto ad Adnkronos Labitalia il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi – anche il clima meteorologico con temperature eccezionalmente sopra la media non contribuisce al rilancio dei consumi in questo momento già molto difficile per il settore moda, abbigliamento, pelletteria, calzature e articoli sportivi”. Dall’indagine di novembre commissionata da Federazione Moda Italia ad Astra Ricerche sul ‘sentiment’, cioè sul clima di fiducia degli italiani e sulle tendenze di acquisto nel settore moda, è emerso infatti – ricorda Borghi – che il 56% degli italiani non ha fiducia e non prevede miglioramenti per il prossimo futuro”. “Di conseguenza – sottolinea – considerando anche l’effetto dell’altro motore che muove i consumi e cioè il potere di acquisto delle famiglie italiane, crollato del 4,1%, il consumatore tende inevitabilmente a modificare stili e comportamenti di acquisto”. “La moda – sottolinea Renato Borghi – non soddisfa un bisogno primario dei consumatori e il timore è di rivivere un periodo climaticamente mite come l’anno scorso che non ha di certo favorito le vendite della collezione autunno-inverno”. “Fortunatamente, però, gli acquisti – fa notare il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio – non sono dettati solo dalla necessità, ma anche e soprattutto dal desiderio di trovare piacere nel vestirsi e mi auguro veramente che il consumatore italiano, ancora attento al decoro e all’eleganza, continui ad apprezzare e sostenere, nonostante il clima sfavorevole, qualità, stile e prezzi dei prodotti made in Italy dei nostri negozi multimarca”.