Consumi e investimenti, allarme della Corte dei Conti
Audizione alla Camera sul Def: "con un alto livello di entrate e di spese pubbliche la compressione del reddito si traduce nella caduta di consumi e investimenti".
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“Con un alto livello di entrate e di spese pubbliche, oltre che con un’inflazione in rapida risalita, la compressione del reddito disponibile di famiglie e imprese non può che tradursi nella caduta della propensione al consumo e all’investimento”. Lo segnala il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, nell’audizione alla Camera sul Def, evidenziando i rischi di “equilibrio meno virtuoso”
derivanti da un pareggio di bilancio “ancorché obbligato” conseguito “solo per l’aumento imponente delle entrate (circa 123 miliardi) e nonostante un ulteriore aumento del livello della spesa pubblica (circa 52 miliardi)”. Si tratta in una “situazione di impasse” che, secondo il presidente della Corte dei Conti, va risolta “con i partner europei” ed escludendo comunque “letture più flessibili degli obiettivi programmatici sul disavanzo pubblico”.
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