Contraffazione e abusivismo: in aumento il fenomeno e i rischi per la salute
Il 65% delle imprese è danneggiato dall’acquisto illegale; più colpiti i settori dell’abbigliamento, delle calzature e dei prodotti alimentari.
Nel 2016 il 27% circa dei consumatori ha acquistato almeno una volta prodotti illegali o ha utilizzato servizi offerti da soggetti non autorizzati.
Abbigliamento (+2,1%) e audiovisivi, videogiochi, musica (oltre il +2%) svettano su tutti, ma tra i settori più colpiti ci sono anche i gioielli e i generi alimentari.
Cresce anche l’acquisto illegale sul web, dai farmaci all’elettronica. Il 72% circa dei consumatori pensa che acquistare prodotti illegali sia “normale” o “utile” per chi è in difficoltà.
Lo sostengono in prevalenza uomini e giovani fra i 18 ed i 24 anni.
Nel 2016 la percentuale delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti che ritengono di essere state danneggiate “in generale” dall’azione della illegalità è cresciuta al 65,1% rispetto al 62,1% del 2015.
La percezione è più forte tra le imprese del Mezzogiorno.
Questi i principali risultati dell’indagine “Legalità, mi piace 2016” effettuata tra le imprese e i consumatori da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research nell’ambito della giornata sulla legalità del 22 novembre.
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