Corrispettivi telematici, come evitare le sanzioni nel periodo transitorio… e dopo
Niente multe fino al 30 giugno. Il sistema infatti prevede un periodo transitorio di sei mesi, entro i quali non verranno applicate le sanzioni, a determinate condizioni.
Previsto un credito di imposta fino al 50% della spesa sostenuta per acquistare un nuovo registratore telematico o per adeguare il vecchio registratore di cassa.
Le domande che arrivano tutti i giorni dalle imprese, ci fanno capire che c’è ancora una certa confusione sull’invio dei corrispettivi telematici.
Confcommercio ha organizzato seminari informativi ed è a disposizione delle imprese che hanno bisogno di chiarimenti.
Clicca qui per ascoltare una breve, ma chiara ed esaustiva “pillola informativa”.
INFO: Nicoletta Censi, Responsabile Fiscale Seac Confcommercio, Tel. 075.506711 – n.censi@confcommercio.umbria.it.
Cosa accade nel periodo transitorio
Nel periodo transitorio di 6 mesi non verranno applicate le sanzioni se:
- si utilizzano vecchie modalità (scontrini e ricevute) fino all’attivazione del Registratore Telematico, inclusa la tenuta del registro corrispettivi
- si trasmettono i corrispettivi giornalieri entro la fine del mese successivo con i seguenti canali telematici:
a) Servizio web area riservata AdE, portale «Fatture e Corrispettivi» inserimento singole giornate;
b) Servizio web area riservata con upload del file unico contenente gli incassi giornalieri;
c) Invio di file generati con software gestionale, tramite intermediari (consulente fiscale), verificando se sono previsti addebiti per tale nuovo servizio.
Non lasciare trascorrere inutilmente i sei mesi del periodo transitorio! Considera anche i tempi tecnici delle imprese fornitrici e non farti trovare impreparato alla scadenza.
Gli strumenti a disposizione per adempiere al nuovo obbligo
La nuova modalità di certificazione dei corrispettivi prevede l’impiego di strumenti tecnologici idonei, anzitutto, a garantire inalterabilità e sicurezza dei dati. Questi strumenti sono attualmente due: il registratore telematico e la procedura web “documento commerciale online”.
Il primo è quello che meglio si adatta alle attività dei commercianti al dettaglio (bar, ristoranti, panetterie, eccetera) che fino ad oggi hanno emesso scontrini tramite registratore di cassa o ricevute fiscali con una certa ripetitività. Con questo strumento la memorizzazione dei dati dei corrispettivi e l’emissione del documento commerciale si possono effettuare anche in assenza di connessione alla rete Internet. Basterà connettere l’apparecchio alla rete nel momento di chiusura di cassa e fino a quando l’operazione di trasmissione non sia avvenuta. La procedura web gratuita dell’Agenzia delle Entrate è invece più indicata per gli artigiani e i lavoratori autonomi che, al momento di effettuare l’operazione, hanno più tempo per compilare il documento commerciale.
Quali sono i vantaggi?
Non sarà più necessario tenere il registro dei corrispettivi: la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati sostituiscono, infatti, gli obblighi di registrazione delle operazioni effettuate in ciascun giorno. Non occorrerà conservare neanche le copie dei documenti commerciali rilasciati ai clienti, come avveniva con le copie delle ricevute fiscali.
C’è anche, infine, la riduzione dei costi per la verifica periodica del registratore telematico rispetto a quelli sostenuti per i tradizionali registratori di cassa, poiché si passa da un controllo annuale a una biennale. Chi, invece, usava bollettari madre/figlia e utilizzerà la procedura web dell’Agenzia delle Entrate non sosterrà più il costo di acquisto del bollettario.
Il contributo dello Stato per l’acquisto dei nuovi registratori telematici
Per l’acquisto del registratore telematico, o per l’adattamento del vecchio registratore di cassa, è previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta, per un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento.
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