Decreto Sostegni, dal 30 marzo le domande | Confcommercio
decreto sostegno le misure per le imprese

Decreto Sostegni, dal 30 marzo le domande

Dal prossimo 30 marzo, e fino al 28 maggio, possono essere presentate le domande per accedere agli aiuti previsti dal Decreto Sostegno del governo Draghi. Confcommercio: “Servono molte più risorse per i ristori".
lunedì 22 Marzo 2021 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Il decreto Sostegni distribuisce i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento in cinque macro-capitoli: aiuti alle attività produttive – sanità e vaccini – enti locali – finanziamenti a scuola, cultura e filiere – pacchetto lavoro. Si tratta di fatto della prima manovra economica del governo Draghi, alla quale ne seguirà un’altra a stretto gito di posta grazie a un nuovo scostamento di bilancio che il Parlamento dovrà approvare. “Questo intervento è un primo passo, ce ne sarà un secondo assolutamente necessario“, ha infatti assicurato il premier spiegando che l’entità del deficit aggiuntivo sarà definita in base all’evoluzione della pandemia.

Aiuti alle imprese, quando e quanto

Pilastro del provvedimento sono i nuovi ristori che prevedono l’addio ai codici Ateco. Sono disponibili 11 miliardi di euro a favore di circa tre milioni di partite Iva, tra imprese e professionisti, con un fatturato fino a 10 milioni di euro e che abbiano registrato perdite di almeno il 30% del fatturato medio mensile 2020 rispetto a quello del 2019. Le fasce di contributo sono cinque, con percentuali che vanno dal 60 al 20%, in base alla dimensione dei ricavi 2019:

  • 60% per le imprese fino a 100mila euro
  • 50% tra 100mila e 400mila euro
  • 40% tra 400mila e 1 milione
  • 30% tra 1 e 5 milioni
  • 20% tra 5 e 10 milioni.

L’indennizzo arriverà con bonifico o sotto forma di credito d’imposta e andrà da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche (2.000 euro per gli altri soggetti) a un massimo di 150.000 (in media sarà di 3.700 euro).

Per il turismo le risorse ammontano a 1,7 miliardi (700 milioni per la montagna, 900 per i lavoratori stagionali gli autonomi del turismo e i termali, 100 per le fiere). Al settore va inoltre una parte del maxi fondo da 200 milioni per le imprese del wedding e della ristorazione nei centri storici, oltre a una parte dei 10 miliardi del fondo perduto.

Come presentare la domanda – L’Agenzia Entrate ha reso disponibile on line il modello e le istruzioni per richiedere il nuovo contributo a fondo perduto previsto dal decreto Sostegni.

In ALLEGATO, il provvedimento, il modello di istanza, le istruzioni e le specifiche tecniche per la compilazione.

Le domande si potranno inviare dal 30 marzo e fino al 28 maggio. Gli interessati potranno avvalersi di un intermediario, utilizzare i canali telematici dell’Agenzia o la piattaforma web messa a punto dal partner tecnologico Sogei.

Il contributo “arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta o, a scelta irrevocabile del contribuente, potrà essere utilizzato come credito d’imposta in compensazione”.

I clienti del Servizio Fiscale Seac Confcommercio Umbria contattino subito i propri consulenti fiscali.

Fisco, stralciate le cartelle fino a 5mila euro

L’approvazione è stata ritardata di qualche ora a causa dei contrasti fra i partiti della maggioranza sulla questione dello stralcio delle vecchie cartelle esattoriali: alla fine la mediazione trovata concerne le cartelle affidate dal 2000 al 31 dicembre 2010, fino a 5mila euro e con un tetto di reddito a 30mila euro. Sul fronte fiscale restano sospesi fino al 30 aprile i versamenti delle cartelle in pagamento e gli avvisi esecutivi ed è stato prorogato di 12 mesi il termine per le notifiche e di 24 mesi quello della prescrizione. Ci sarà più tempo anche per saldare le rate della Rottamazione ter e del saldo e stralcio. Inoltre l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei cittadini la dichiarazione precompilata il 10 maggio, anziché il 30 aprile, con lo slittamento dei termini delle certificazioni uniche a fine marzo. Arriva anche la sanatoria per le partite Iva che hanno subito una perdita del 30% del fatturato 2020 rispetto al 2019.

Lavoro, per le pmi blocco dei licenziamenti fino al 31 ottobre

Sul fronte lavoro proseguirà fino al 30 giugno il blocco dei licenziamenti per le imprese che dispongono della cassa integrazione ordinaria, mentre per le piccole imprese senza strumenti ordinari il blocco sarà fino al 31 ottobre.

Doppio binario anche per la proroga della cassa integrazione: per le aziende che hanno la cig ordinaria sarà estesa di 13 settimane, utilizzabili entro la fine di giugno. Per le piccole e medie imprese, le imprese artigiane e quelle sprovviste di Cigo le settimane di cassa integrazione in deroga Covid gratuita potranno essere utilizzare tra il primo aprile e il 31 dicembre 2021. È stato rifinanziato per 1 miliardo, inoltre, il reddito di cittadinanza mentre sarà rinnovato per tre mensilità (marzo, aprile e maggio) il reddito d’emergenza per le famiglie in difficoltà (per quelle in affitto si alza la soglia di reddito).

Riduzione canone Rai

Viene ridotto del 30% – per l’anno 2021 – il canone di abbonamento per apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni per le strutture ricettive e di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico. Ai soggetti che avessero già versato il canone oggetto della riduzione (ricordiamo che la scadenza è il 30 marzo) verrà riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate un credito d’imposta nella misura della riduzione stessa.

Riduzione degli oneri delle bollette elettriche

Ci sarà un risparmio per tutte le imprese (escluse utenze domestiche).
Arera, che ogni trimestre delibera le tariffe sul trasporto/gestione contatore ed oneri di sistema (che tutti sono chiamati a corrispondere, indipendentemente dal loro fornitore energetico), dovrà emanare entro fine mese una apposita delibera valida per il secondo trimestre 2021 (aprile, maggio e giugno) dove verranno indicati i costi da applicare su tali componenti.

Proroga di misure di sostegno a favore di pubblici esercizi e commercio aree pubbliche

Viene prorogato al 30 giugno 2021 l’esonero dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico da parte di pubblici esercizi e di coloro che esercitano il commercio su aree pubbliche che appartengono al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate.

Proroga misure di semplificazione per occupazione di suolo pubblico

Prorogate, al 31 dicembre 2021, le misure di semplificazione a sostegno dei pubblici esercizi.
In particolare, si mantiene la possibilità della procedura semplificata per le richieste, da parte di tali imprese, di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici concesse. Le istanze potranno essere presentate per via telematica, allegando la sola planimetria del suolo da occupare, in deroga alla normativa in materia di SUAP e con esenzione dall’imposta di bollo.
Inoltre, per il medesimo periodo, vengono prorogate le misure di semplificazione in materia di posa in opera temporanea di strutture amovibili funzionali all’attività di pubblico esercizio (quali dehor, tavoli, sedute, ombrelloni, ecc.). L’allestimento di tali elementi su vie, strade, piazze e altri spazi aperti di interesse culturale e paesaggistico non è pertanto subordinato all’autorizzazione per interventi sui beni culturali e all’autorizzazione paesaggistica di cui al Codice dei beni culturali e del paesaggio e non è soggetto al limite temporale di 180 giorni entro il quale le opere devono essere rimosse.

Confcommercio: “i ristori siano più adeguati, più inclusivi, più tempestivi”

Bisogna “rafforzare decisamente” le risorse destinate ai ristori per imprese e partite Iva, anche al di là di quanto previsto dal decreto. Questa, in sostanza, la posizione di Confcommercio, che sottolinea che gli 11 miliardi previsti vanno divisi tra circa tre milioni di soggetti e che “le imprese si trovano a fronteggiare l’impatto di una picchiata della spesa per consumi, nel 2020, prossima ai 130 miliardi di euro”. I ristori, insomma, devono essere “più adeguati in termini di risorse, più inclusivi in termini di parametri d’accesso, più tempestivi in termini di meccanismi operativi”.

Il decreto sostegni ha ancora forti limiti, secondo Confcommercio. I parametri per ottenere gli indennizzi sono troppo selettivi e le risorse sono insufficienti. Le speranze sono appese ai vaccini, ma intanto le imprese non hanno più riserve per andare avanti. È vitale “fare tutto ciò che è necessario”, come ha detto il presidente Draghi per salvare l’Unione europea, ma farlo in chiave italiana.

Allegati
Il provvedimento
DOWNLOAD
Istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto
DOWNLOAD
Istruzioni per la compilazione
DOWNLOAD
Specifiche tecniche per la predisposizione e trasmissione telematica delle istanze
DOWNLOAD
Info e contatti

Area Fiscale Confcommercio Umbria – dott.ssa Nicoletta Censi

Servizio Risorsa Lavoro Confcommercio Umbria – dott.ssa Martina Sacchetti

Area Normativa Confcommercio Umbria – dott.ssa Michela Martini

Sportello Energia Seac Confcommercio Umbria