Distributori di carburante, cosa cambia
Buono, in questo settore, il recepimento da parte della Regione delle istanze avanzate da Confcommercio attraverso il sindacato di categoria dei gestori Figisc.
Modificazioni ed integrazioni alla L.R. 13/2003 – Distributori di carburante: buono, in questo settore, il recepimento da parte della Regione delle istanze avanzate da Confcommercio attraverso il sindacato di categoria dei gestori Figisc.
I motivi di maggior soddisfazione sono legati:
– ai distributori di carburante senza gestore (i cosiddetti “ghost”) che sono sì previsti, ma solo se di pubblica utilità (ovvero l’unico in tutto il Comune o nel caso il più vicino sia almeno a dieci chilometri), per cui difficilmente potranno proliferare nella nostra regione;
– altra istanza Confcommercio accolta dalla Regione quella relativa alle aperture domenicali, che da obbligatorie (per turno) diventano facoltative.
Ricordiamo che, domeniche a parte, i distributori e le altre strutture connesse, secondo le nuove norme, salvo diverse decisioni dei Comuni, possono “essere svolte senza limiti e prescrizioni circa il rispetto di orari di apertura e di chiusura, né obbligo di turnazione”. In più, con un’autorizzazione o con Scia, ci sarà libertà di vendere alimenti, giornali e tabacchi e, più in generale, sarà libera la “vendita di ogni bene e servizio”.
In generale il pacchetto di norme in materia di distributori di carburante mira all’ammodernamento della rete (autostradale e non) e ad incentivare i carburanti a basso impatto ambientale. Per quanto riguarda i nuovi impianti, ad esempio, oltre a fornire obbligatoriamente benzina e gasolio dovranno avere almeno uno tra metano, gpl, idrogeno, ricarica per auto elettriche e biodiesel. In più si dà il via libera a nuovi impianti che vendano solo gpl o metano.
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