Emergenza coronavirus, le misure che interessano le imprese umbre | Confcommercio

Emergenza coronavirus, le misure che interessano le imprese umbre

ATTENZIONE: QUESTE MISURE SONO SUPERATE DAL DECRETO 11 MARZO 2020!

Con un nuovo DPCM, preannunciato in diretta sulle Tv nazionali dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte la sera del 9 marzo, sono state estese a tutta Italia le misure previste in precedenza per le cosiddette zone rosse. Cambiano dunque le prescrizioni anche per le imprese umbre. Il decreto è in vigore dal 10 marzo e fino al 3 aprile.

INFO: Area normativa Confcommercio Umbria, Michela Martini, tel. 075.506711, m.martini@confcommercio.umbria.it

lunedì 9 Marzo 2020 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Vediamo cosa accade in seguito a questo nuovo provvedimento, che estende a tutta Italia i provvedimenti prima previsti per la zona rossa dal DPCM dell’8 marzo.

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTIVITA’ COMMERCIALI E PUBBLICI ESERCIZI

– Le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6:00 alle 18:00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;

Le “attività commerciali”sono consentite a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro tra i visitatori, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.

Si fa presente che, in presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le richiamate strutture dovranno rimanere chiuse.

– Le medie e grandi strutture di vendita, con superficie superiore  a 250 mq, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati sono chiuse nelle giornate festive e prefestive.
Nei giorni feriali il gestore di questi esercizi deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. Anche in questo caso, in presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le richiamate strutture dovranno rimanere chiuse.

Nello specifico, i mercati sono consentiti dal lunedì al venerdì. Nelle giornate festive e prefestive sono ammessi solo in caso di vendita di generi alimentari. In entrambe le ipotesi l’esercente deve garantire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone , e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro tra i clienti

– La chiusura non è disposta per le farmacie e parafarmacie e punti di vendita di generi alimentari, il cui gestore è chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.

– Disposta anche la sospensione delle attività di cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, musei e altri istituti di cultura, nonché di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centro culturali, centri sociali e centri ricreativi.

Evietata ogni forma di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI LAVORO

Il decreto “raccomanda” ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, ferma la fruibilità senza accordo scritto dello smart working.
La disposizione non è vincolante e perentoria; si tratta di una mera raccomandazione, che lascia alla valutazione prudente del datore di lavoro la decisione se dare seguito o meno alla raccomandazione medesima.
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PRESCRIZIONI IGIENICO SANITARIE

  • Mettere a disposizione in tutti locali pubblici, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani
  • Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcol
  • Esporre il cartello con le prescrizioni igienico sanitarie minime.

IL  TESTO DEL DECRETO

 DPCM 9 marzo 2020

 I comportamenti che devono tenere le imprese in Umbria fino al 3 aprile – Schema riassuntivo

CONTROLLI E SANZIONI

Il rispetto delle disposizioni è demandato al Prefetto, che può avvalersi delle forze armate e dell’aiuto dei vigili del fuoco.
Ferme restando le sanzioni specifiche, viene anche previsto che il mancato rispetto degli obblighi imposti dal decreto è punito dall’art. 650 del codice penale, che prevede l’arresto fino a tre mesi o una multa fino a 206 euro (salvo che il fatto costituisca un reato più grave).

L’AUTOCERTIFICAZIONE PER GLI SPOSTAMENTI

Nuovo modulo di autodichiarazione per gli spostamenti

Autodichiarazione per gli agenti di commercio

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SOSPENSIONE CONTRIBUTI
Il decreto legge n. 9/2020 relativo alla sospensione e proroga dei termini riguarda specificatamente le zone rosse ad eccezione di quanto disposto dall’art .8 che prevede sospensione di versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali su tutto il territorio nazionale, ma solo per le imprese turistico ricettive, agenzie di viaggio e tour operator.
Il provvedimento in questione – che dovrà essere convertito in legge – attualmente è stato assegnato per l’esame alla 5^ Commissione Bilancio del Senato e comincerà il suo iter il 10 marzo.

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SOSTEGNO ECONOMICO ALLE IMPRESE
Per quanto riguarda il futuro decreto di sostegno economico a seguito dell’emergenza coronavirus, ricordiamo che è necessario il voto del Parlamento per autorizzare il governo a procedere sulla strada di un incremento del deficit. Il voto è previsto per la prossima settimana.