Festa di Ognissanti, ritorna la “piaga” dei fioristi abusivi | Confcommercio

Festa di Ognissanti, ritorna la “piaga” dei fioristi abusivi

Federfiori Confcommercio della provincia di Perugia chiede controlli incisivi  per reprimere un fenomeno che danneggia imprese e consumatori, e sottrae risorse al fisco.

martedì 29 Ottobre 2013 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Con la ricorrenza dei Santi e dei Morti torna ad esplodere il fenomeno dei fioristi abusivi – peraltro presente tutto l’anno – e la Federfiori-Confcommercio della provincia di Perugia chiede ancora una volta una ferma azione di contrasto e repressione.  “L’abusivismo – sottolinea il presidente provinciale Federfiori Renato Ceccarelli – svilisce una figura professionale, quella del fiorista, che altrove in Europa è tutelata anche da un’adeguata formazione professionale, crea danni al consumatore finale, che non ha alcuna garanzia sulla qualità del prodotto, e all’erario. Il venditore abusivo è l’ultimo anello di una catena commerciale ben strutturata che opera in totale dispregio delle norme sia commerciali che fiscali, e che non di rado ha collegamenti anche con la criminalità organizzata. Chiediamo dunque che  in occasione delle prossime festività i controlli delle autorità competenti siano più numerosi e  più efficaci, perché chi vende fiori e piante senza nessuna autorizzazione non danneggia solo il consumatore, ma l’economia legale. Chi rispetta le regole ha già grandissime difficoltà a portare avanti la propria attività  a causa della difficilissima situazione economica, e non può assolutamente sopportare anche il carico di un mercato parallelo degli  abusivi. In Italia –  prosegue Ceccarelli – tutti, ma proprio tutti, possono vendere fiori: associazioni onlus, agricoltori, aziende produttrici che vendono a coloro che non hanno partita Iva, soggetti che non hanno la competenza per farlo, perché da una parte non vige un efficiente sistema di controllo, e dall’altra non esiste una legge di riferimento che individui e determini i soggetti che possono espletare tale attività. Una situazione inaccettabile, su cui bisogna quanto prima intervenire”.