Fisco, sviluppo, stabilità: mese "di fuoco" al Senato | Confcommercio

Fisco, sviluppo, stabilità: mese “di fuoco” al Senato

Con la fine della legislatura ormai alle porte e le festività che accorciano i tempi d'esame, si accumulano su Palazzo Madama i provvedimenti più importanti. Oggi in discussione la proroga delle concessioni demaniali.

domenica 2 Dicembre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Dicembre di fuoco: parte oggi in Senato un mese che potrebbe essere al cardiopalma. Con la fine della legislatura ormai alle porte e le festività che accorciano i tempi d’esame, si accatastano infatti su Palazzo Madama i provvedimenti più importanti (undici in tutto tra Ddl e Dl), unici ‘treni’ normativi per far passare le ultime modifiche. Mentre sulla soluzione di uno degli ‘scogli’ politici fondamentali, la riforma elettorale, non si intravede luce, anche sul fronte della politica economica i problemi sono rilevanti. A partire dalla delega fiscale ‘stoppata’ in aula e rinviata in commissione Finanze dove c’è il serio rischio che resti impantanata nei problemi di una maggioranza ‘esplosa’ (parte del Pdl ha chiesto il rinvio). Ma altri nodi rilevanti sono all’orizzonte. Alcuni, decisamente intricati, si discutono oggi: un esempio per tutti è la maxi-proroga alle concessioni demaniali che, proposta dai relatori al decreto sviluppo su spinta di tutti i gruppi parlamentari ha gia’ incassato il ‘no’ del Governo. Ma – dice la relatrice del Pdl, Simona Vicari – passerà lo stesso.

Restano poi da affrontare temi caldi come le novità sui rimborsi dei Monti-bond da parte di Mps, il nodo del rapporto Cdp-Fondazioni bancarie e una nuova versione della riforma delle Popolari (non ci sono ancora i testi più volte annunciati). C’è poi una leggera ‘confusione’ sui destini del decreto costi della politica che, sostituito da un maxiemendamento sul quale è stata posta la fiducia dal governo, non ricalca però il testo in commissione, almeno sulla parte che riguarda le misure pro-terremotati. Questo ha fatto infuriare i senatori che avevano proposto e fatto approvare la modifica. Ma il governo ha gia’ promesso che se ne occuperà nella legge di Stabilità. E proprio la Stabilità (da domani in Commissione Bilancio) rischia di diventare il terreno di incontro o più probabilmente scontro per tutti i tanti temi ancora aperti. E non e’ finita: sono attesi il decreto Ilva (con tutti i dubbi sulla sua costituzionalità), il tradizionale ‘milleproroghe’ di fine anno e, forse, anche un decreto ‘anti-infrazioni Ue che però, in presenza della proroga delle concessioni (che proprio in una procedura di infrazione potrebbe incappare), a questo punto diventa di difficile gestazione.

Ecco in breve lo stato dell’arte:
– IN AULA 2 FIDUCIE: sono quella sul decreto sui costi della politica, rinviata giovedì scorso a causa dello sciopero dei trasporti e presumibilmente quella sul decreto sviluppo. Si dovrebbero
votare domani. La legislatura è agli sgoccioli. I voti di fiducia si moltiplicano.
– SPIAGGE NELLO SVILUPPO: i relatori puntano all’ok nonostante il no del governo sulla maxi-proroga (fino al 2045). Se ne parla da oggi. Moltissime le novità del testo da discutere e in attesa di nuovi testi Cassa depositi-fondazioni e riforma delle banche popolari. Domani è atteso comunque in Aula.
– LEGGE STABILITA’ E TERREMOTO: il governo si è impegnato inaula ad inserire nella Legge di Stabilità le norme sul terremoto ‘saltate’ dal maxiemendamento nel quale è stato compresso il decreto costi della politica. Ma non è l’unica modifica attesa: è già nota l’intenzione di intervenire per ‘procrastinare’ i contratti dei precari della P.a. E altre modifiche gia’ scontate riguardano: la Tobin Tax, la sicurezza, la reversibilità delle pensioni di guerra e l’allentamento del patto di stabilità per i Comuni.
– LA DELEGA FISCALE: non appare in ‘buona salute’. Il rischio è che, tornata in commissione finanze per volere di parte del Pdl, lì rimanga. La mediazione politica allo stato difficile visto quello che accade su altri fronti piu’ politici (vedi: legge elettorale, primarie, campagna elettorale in corso).