Ict nelle imprese, resta forte il divario tra grandi e piccole
Rapporto Istat sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle imprese: supera il 30 per cento la differenza in attività come l'adozione di competenze specialistiche ICT e la connessione mobile a Internet in banda larga.
Il 37,5% delle imprese effettua commercio elettronico, mentre il 6,2% vende on-line i propri prodotti o servizi realizzando un fatturato pari al 6,4% di quello totale. E’ quanto emerge dal rapporto Istat sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese, che mostra come nel 2012 il 95,7% delle imprese con almeno 10 addetti disponga di una connessione a Internet. Il 93,6% delle aziende è connesso a Internet in banda larga fissa o mobile, ma solo il 26% circa delle imprese connesse a Internet dichiara di disporre di velocità nominali pari o superiori a 10 Mbps. Il 64,5% delle imprese dispone di un sito web, ma solo il 10,6% dichiara di offrire sul sito servizi per ricevere ordinazioni o prenotazioni on-line. Nel corso del 2011, l’83,5% delle imprese ha fatto uso di almeno un servizio offerto on-line dalla Pubblica Amministrazione (P.A.) e l’88,5% delle imprese ricorre in tutto o in parte a intermediari nei rapporti con la P.A. L’interazione tra i propri sistemi informativi e quelli di soggetti esterni (altre imprese, banche, P.A.) è automatizzata per circa il 60% delle imprese. Le differenze tecnologiche tra grandi e piccole imprese restano molto accentuate; supera i 30 punti percentuali la differenza in attività quali l’adozione di competenze specialistiche ICT (interne o esterne), la connessione mobile a Internet in banda larga, l’invio on-line di moduli compilati alla P.A., lo scambio di informazioni in formati standard, l’utilizzo di software adeguati alla condivisione di informazioni all’interno dell’impresa (ERP) e il commercio elettronico. L’opportunitè di vendere on-line è stata colta da alcuni specifici settori quali l’editoria (dal 22,6% del 2009 al 53,6% del 2012 le imprese che vendono servizi on-line) e i servizi di alloggio (dal 39% al 46,7%).
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