Il danno indiretto diventa legge, il Senato dice Sì
E’ arrivato anche il via libera del Senato e così il terzo decreto sul terremoto è stato approvato, con il riconoscimento del danno indiretto, chiesto da Confcommercio all’indomani del sisma e poi strenuamente sostenuto in tutti questi mesi.
Lo stanziamento sulla misura, 23 milioni di euro per l’intero Centro Italia, non soddisfa pienamente le richieste della organizzazione, ma il riconoscimento del danno indiretto è un fatto di straordinaria rilevanza, sul quale non avrebbero mai scommesso tanti soggetti che oggi, probabilmente, sono pronti a rivendicarne il merito.
Sarà ora il ministero dello Sviluppo economico ad intervenire, entro 60 giorni, per emanare un apposito provvedimento per stabilire le procedure di richiesta ed erogazione del contributo a favore di quegli operatori legati al comparto turistico (compreso il commercio e artigianato collegato) che negli ultimi sei mesi certificheranno, come previsto dalla legge di conversione, una diminuzione del fatturato di almeno il 30 per cento.
Misure mirate alla crescita delle imprese colpite dal terremoto sono attese a giorni dopo che il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha annunciato un decreto correttivo al documento economico finanziario che, tra le altre cose, fisserà a un miliardo l’anno l’impegno del governo per la ricostruzione e lo sviluppo del tessuto produttivo dell’Appennino ferito.
Tra le misure attese anche le zone franche: altro grande tema al centro della battaglia di Confcommercio, a tutti i livelli, per aiutare le imprese danneggiate dal sisma.
Previsto anche il sostegno alle fasce deboli della popolazione con uno stanziamento di 41 milioni per il 2017 (dal Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale), così come la busta pesante confermata per i lavoratori del cratere che possono richiedere la sospensione dell’Irpef, e i finanziamenti agevolati per imprese, lavoratori autonomi ed agricoltori per il pagamento dei tributi fino al 2018.
Infine, sono previsti anche finanziamenti agevolati (a tasso zero) per la copertura del 100 per cento degli investimenti fino a 600 mila euro, per nuove imprese e nuovi investimenti, compresi i settori agricoltura, commercio e turismo.
Condividi