Inflazione ferma a settembre
L'Istat conferma i dati preliminari. L'inflazione rimane stabile su base mensile, segnando una variazione nulla, mentre su base annua registra un +3,2 per cento, lo stesso valore di agosto.
PREZZI FERMI, CORRONO SOLO GLI ENERGETICI
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L’inflazione a settembre resta ferma su base mensile, segnando una variazione nulla, mentre su base annuale registra un +3,2%, lo stesso valore di agosto. Lo rileva l’Istat confermando le stime preliminari. L’inflazione acquisita per il 2012 si conferma al 3,0%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende all’1,9% (dal 2,1% di agosto). Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo scende al 2,0% (+2,2% nel mese precedente). Rispetto a un anno prima il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 4,1% (dal 3,9% del mese precedente) e quello dei prezzi dei servizi scende all’1,9% (era +2,3% ad agosto). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di sei decimi di punto percentuale rispetto ad agosto. La stabilizzazione dell’inflazione a settembre, spiega l’Istat, risente principalmente della flessione congiunturale dei prezzi dei servizi, in larga parte legata a fattori stagionali, i cui effetti sull’indice generale risultano controbilanciati dall’aumento mensile dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+3,5% su base mensile), dovuto all’aumento dei prezzi di tutti i carburanti. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,1% su base mensile e del 3,4% su base annua, con una accelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto ad agosto 2012 (+3,3%). Anche in questo caso, il dato definitivo conferma la stimapreliminare. La forte variazione congiunturale registrata in questo mese e’ in gran parte dovuta al venir meno dei saldi estivi. L’indice IPCA a tassazione costante (IPCA-TC) aumenta del 2,1% sul piano congiunturale e del 2,5% su quello tendenziale. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, non varia su base mensile e aumenta del 3,1% su base annua.
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