Iva, dall’aumento improvviso problemi anche per la Gdo
Antonio Vento, responsabile fiscale di Confcommercio, sottolinea che, fra le difficoltà in arrivo, ci sono anche ''il ricalcolo e gli arrotondamenti dei prezzi, visto che non c'è un adeguamento diretto, non c'è alcun automatismo, ma vanno rimandati alla sensibilità dell'esercente".
“Se l’aumento dell’Iva non venisse scongiurato, tutti i prezzi dovrebbero adeguarsi alla mezzanotte del 30 settembre”. Una situazione che porterebbe problemi relativamente ridotti al piccolo esercente, ma difficolta’ maggiori per la grande distribuzione, che deve fare i conti con migliaia di prodotti. E’ quanto spiega Antonio Vento, responsabile fiscale della Confcommercio, sottolineando che, fra le difficolta’ in arrivo, ci sono anche ”il ricalcolo e gli arrotondamenti dei prezzi, visto che non c’e’ un adeguamento diretto, non c’e’ alcun automatismo, ma vanno rimandati alla sensibilita’ dell’esercente”. Il problema e’ piu’ complicato per la gdo perche’ se un piccolo esercente, proprietario del punto vendita, puo’ adeguare autonomamente i prezzi, per una grande catena, in cui il direttore generale non corrisponde alla proprieta’, e’ necessario piu’ tempo, con il rischio di riflessi negativi sugli utili. Nessun problema invece per i misuratori fiscali: i registratori di cassa infatti emettono scontrini ‘al lordo’, ovvero gia’ comprensivi di Iva, al contrario di quando si emette fattura nella quale deve venire conteggiato il prezzo al netto dell’imposta e poi l’importo dell’imposta stessa”.
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