Lotteria degli scontrini, facciamo chiarezza | Confcommercio

Lotteria degli scontrini, facciamo chiarezza

Il debutto del gioco a premi è previsto dal 1° gennaio 2021. E’ un’opportunità, ma non un obbligo per il commerciante. Sanzione cancellata grazie all'azione di Confcommercio.
venerdì 4 Dicembre 2020 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Dopo l’avvio – a partire dallo scorso 1° dicembre – della fase di richiesta del codice lotteria da parte dei consumatori, gli esercenti ora si interrogano sulla possibilità di non aderire alla nuova misura, che fa parte di un più ampio piano anti-evasione.

Infatti, se da un lato si tratta di un servizio “smart” da offrire alla clientela che, ragionevolmente,  privilegerà gli acquisti presso gli esercenti  organizzati, dall’altro comporta la necessità di adeguare, entro il 1° gennaio 2021, i registratori di cassa già in uso, anche i nuovi Registratori Telematici già abilitati alla trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia Entrate. E ciò si traduce, inevitabilmente, in costi aggiuntivi per rimanere al passo con il fisco digitale, in un periodo già pesante sul fronte economico a causa dell’emergenza sanitaria in atto.

Registrare e trasmettere il codice lotteria del cliente non è obbligatorio per l’esercente e l’omissione non è sanzionata.

La sanzione da 100 a 500 euro per l’esercente che avesse rifiutato di acquisire il codice del cliente ed omesso di trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati della cessione o prestazione, inizialmente prevista, è stata infatti cancellata grazie alle azioni di tutela di Confcommercio, e sostituita dalla facoltà di segnalazione da parte del cliente.

Il cliente dunque potrà comunicare la circostanza all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica, tramite una sezione dedicata a tale scopo  all’interno del portale Lotteria. L’informazione potrà essere utilizzata dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate per la messa a punto delle attività di analisi del rischio evasione, fase che precede l’avvio di un eventuale controllo fiscale.

Per questi motivi, Confcommercio sta chiedendo una nuova proroga, e soprattutto l’introduzione di un nuovo incentivo fiscale per l’adeguamento telematico, poiché il costo del Fisco digitale non può essere a carico degli esercenti, già alle prese con le pesanti ricadute economiche del Covid-19.

Info e contatti

Responsabile Fiscale Seac Confcommercio 
Nicoletta Censi