L’Umbria a trazione Turismo, una priorità per Confcommercio | Confcommercio

L’Umbria a trazione Turismo, una priorità per Confcommercio

L’Umbria a trazione Turismo è una delle 5 priorità indicate dagli imprenditori del terziario di Confcommercio sulle quali costruire un nuovo progetto di sviluppo per l’Umbria.
Simone Fittuccia ha affrontato questo tema nell’incontro con i candidati alla Presidenza della Giunta regionale dell’Umbria Vincenzo Bianconi e Donatella Tesei.
Simone Fittuccia è consigliere Confcommercio Umbria, presidente di Federalberghi della provincia di Perugia.

5 priorità per lo sviluppo, Confcommercio Umbria a confronto con i candidati
martedì 15 Ottobre 2019 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA


Le proposte

L’Umbria a trazione Turismo, perché Confcommercio crede da sempre che questo territorio abbia una vocazione molto forte, grazie al suo patrimonio inestimabile che va messo a frutto sapientemente.
Nella nuova programmazione europea, tutti i settori del terziario devono comparire a pieno titolo nei documenti regionali, in un giusto equilibrio fra le azioni trasversali necessarie a far crescere le imprese più piccole e le azioni verticali finalizzate a sviluppare gli asset più importanti. Tra questi ci deve essere il turismo.
Quattro le richieste:

  • governance partecipata e centralità del turismo nelle politiche regionali che porti alla definizione delle “identità forti” in vista della creazione di un DMO regionale, collettore di offerte integrate e propositore di una massa critica verso il mercato, per la successiva promozione e commercializzazione;
  • infrastrutture materiali (strade, ferrovie e aeroporto) e immateriali (piattaforma dei dati e OPEN DATA per la costruzione del prodotto) per far decollare l’Umbria;
  • velocizzazione della ricostruzione nel cratere e creazione di un’area speciale che per un arco di tempo adeguato che permetta a residenti e operatori di resistere attraverso incentivi e defiscalizzazioni;
  • una nuova legge di settore che includa anche controlli serrati ed azioni efficaci contro l’abusivismo e le varie forme di concorrenza sleale.

Le criticità

Malgrado una centralità molto decantata a parole, nei fatti il turismo è rimasto marginale per troppo tempo nelle politiche regionali, in termini di risorse e progetti.
Si è preferito puntare sulla quantità dell’offerta ricettiva, specie in ambito rurale, piuttosto che sulla qualità. La conseguenza è una bassa occupazione media. Indice utilizzo medio: 32,7%
Imprese turismo con lavoratori dipendenti: 3.070 (+5,3% 2017/2016). Dipendenti: 15.925 (+13,8% 2017/2016).
Alberghi: 527, posti letto 28.582. Extralberghiero: 4.439, posti letto 60.265. Indice utilizzo medio: 15%
Cresce il peso del “sommerso”: 4.187 strutture umbre su Arbnb; locazioni turistiche registrate dalla Regione Umbria: 930.