Meno imposte sui carburanti
Parte in Umbria la campagna di raccolta firme presso i distributori Confcommercio
In Umbria, scatta da domani la campagna di raccolta firme presso i distributori di carburante, per sostenere la petizione rivolta al capo del governo, con cui Figisc e Anisa (le due associazioni di settore aderenti a Confcommercio) chiedono una diminuzione delle imposte sui carburanti.
“In poco più di un anno”, commenta Giulio Guglielmi, presidente Figisc – Confcommercio dell’Umbria e vicepresidente nazionale, “i prezzi dei carburanti sono aumentati di 25/26 centesimi di euro al litro: un incremento che non ha eguali in tutta l’Europa comunitaria, dovuto dall’81 al 96 %, a seconda del prodotto, all’uso pesantissimo che i Governi hanno fatto della leva fiscale su questo bene indispensabile alla mobilità dei cittadini e delle imprese, alimentando il peso dell’inflazione, facendo crollare i consumi di più del 10%, erodendo il reddito delle famiglie, e tutto nel pieno di una durissima fase recessiva dell’economia”.
Apponendo la propria firma, anche gli umbri possono chiedere:
– la RIDUZIONE DELLE IMPOSTE SUI PRODOTTI ENERGETICI, con
il ripristino dei livelli di imposizione fiscale antecedenti le manovre
finanziarie sui conti pubblici del dicembre 2011;
– il RIPRISTINO DEI PREZZI AMMINISTRATI PER I CARBURANTI,
per far assumere al Governo (che, con le decisioni assunte in materia di imposte sui carburanti, si è di fatto costituito come regolatore di tali consumi e del loro mercato) il ruolo di Garante sia della trasparenza e della sostenibilità dei prezzi per il consumatore, sia delle condizioni di remunerazione del lavoro delle piccole imprese del settore, duramente penalizzate, assieme a famiglie ed imprese, dalla presente situazione.
Una situazione talmente difficile da convincere la più grande compagnia al mondo e terza in Italia per numero di impianti – la ESSO – ad uscire dal mercato nazionale.
Il comitato umbro di bandiera si è riunito ieri sera a Perugia, presso la sede di Confcommercio, alla presenza del presidente Figisc Giulio Gugliemi e del responsabile del comitato nazionale di bandiera Marino Milighetti.
L’uscita di ESSO dal mercato italiano e umbro avrebbe ricadute pesantissime su migliaia di micromprese, già messe in ginocchio dagli alti prezzi del prodotto e dal tracollo dei consumi. Per scongiurare il rischio di dover sottoscrivere contratti peggiorativi con eventuali compagnie subentranti, il comitato di bandiera sta studiando iniziative, anche eclatanti, di tutela delle imprese.
In Italia, su 50 euro di benzina, 29,44 sono destinati alle imposte, 15,76 al costo del carburante, 4,80 al sistema distributivo, di cui solo 1 euro e 7 centesimi vanno al benzinaio.
La tassazione italiana è la più alta in Europa: 1,05 euro per un litro di benzina, contro la media europea che è di 0,79 euro.
Perugia 12 giugno 2012
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