Monti al contrattacco: “tasse alte per colpa del passato”
Il premier reagisce alle continue critiche, anche dai partiti della maggioranza, e ricorda a tutta la politica il perchè della situazione attuale. Duro attacco al Pdl su Imu, Rai e compensazione crediti-debiti.
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Se ora c’è l’Imu, se la pressione fiscale è elevata, se c’è il rischio di aumento dell’Iva ad ottobre, non è perchè il governo “si diverte” a farlo, ma è per le responsabilità del passato” e per il fatto che è stata abolita l’Ici “senza valutarne le conseguenze”. Mario Monti reagisce alle continue critiche, anche dai partiti della maggioranza, e ricorda a tutta la politica il perchè della situazione attuale. Un richiamo durissimo, che si apre con la “parola di sdegno” riservata dal premier a chi fa discorsi ambigui sull’evasione fiscale: “chi ha governato, chi governa e chi si candida a governare non può giustificare l’evasione fiscale o istigare a non pagare le tasse o a istituire personali e arbitrarie
compensazioni tra crediti e debiti verso lo Stato”. Un monito che sembra rivolto in particolare al segretario del Pdl Angelino Alfano, che aveva proposto proprio una sorta di ‘compensazione’. Ma anche a tutto il trasversale partito ‘anti-tasse’ che sta mettendo nel mirino le scelte del governo. Ma Monti se la prende anche con chi invoca la crescita, magari in maniera “puerile” chiedendo di battere i pugni in Europa, ricordando, anche in questo caso a Pdl e Lega, che “fino a poco tempo fa” non c’era “consapevolezza del fatto che l’Italia cresceva poco, al di là – è l’altra stoccata – di pochi superficiali indicatori di benessere”. Ma ora l’Italia “ha capito che veramente la crescita italiana è inadeguata, è venuto meno il Nirvana che consentiva di rifiutare la realtà, e la presa di
consapevolezza è forse sempre il passo più faticoso ed è avvenuto”. E a chi protesta contro l’Imu, Monti ricorda che “l’abbiamo solo anticipata di un anno”, e che l’abolizione decisa dal governo Berlusconi “non aveva valutato le conseguenze”. E poi, “se si preferisce una patrimoniale, siamo pronti a valutarla…”. Insomma, al Pdl il premier sembra dire che non si può bocciare la patrimoniale e poi attaccare l’Imu. Così sempre con via dell’Umiltà sembra avercela Monti quando ricorda che bisogna intervenire sulla Rai, “dove la logica della trasparenza, del merito, dell’indipendenza dalla politica non è garantita”. L’ultimo monito è però a tutta la politica: la strada scelta dal governo è di “fare le cose migliori per la salute economica del Paese, che di solito coincidono con le misure chieste dall’Europa”. Ma attenzione: “se vuole il mondo politico, industriale o sindacale” può “distruggere in pochi giorni” queste cose migliori fatte dall’esecutivo. E’ possibile invece uscire dalla crisi a patto che le forze politiche riusciranno a “dare segni visibili verso una nuova governance e istituzionali”.
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