Per gli italiani più colazioni al bar e meno pause pranzo
Ricerca dell'Ufficio Studi della Fipe: sono 73 i miliardi spesi nel 2012 per la ristorazione, il 35% dell'intera spesa alimentare. Al bar 1,5 miliardi di consumazioni l'anno, pausa pranzo in ufficio per 204mila persone in più tra il 2008 e il 2012.
Nonostante la crisi, frequentare bar, ristoranti e locali resta una piacevole abitudine per gli italiani: la spesa delle famiglie per la ristorazione vale infatti 73 miliardi di euro, pari al 35% dell’intera spesa alimentare. Dopo Spagna e Gran Bretagna, l’Italia è il paese europeo con la maggiore incidenza dei consumi alimentari fuori casa sul totale della spesa alimentare (35% a fronte di una media europea del 32%). In termini di spesa pro-capite, gli italiani spendono in ristorazione circa 1.200 euro l’anno, il 32% in più dei francesi e il 53% più dei tedeschi. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Ufficio Studi Fipe, presentata a Milano nell’ambito di “Host 2013”. Più nel dettaglio, il bar rimane il luogo preferito dagli
italiani per fare colazione con un totale annuo di circa 1,5 miliardi di consumazioni. A registrare una flessione maggiore è invece il consumo di cibo nella pausa pranzo: tra il 2008 e il 2012 ben 204mila persone non sono più entrate nel pubblico esercizio per il pasto di metà giornata. Un cambiamento di tendenze si registra anche per la cena: se nel 1993 rappresentava il pasto principale della giornata per il 17% della popolazione, oggi lo è per il 24%. E se a cenare fuori casa almeno una volta a settimana è il 28,3% dei cittadini, la metà predilige la pizzeria a fronte di un 25% che sceglie il ristorante, soprattutto in occasione di ricorrenze.
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