Piscine, come smaltire i prodotti per la manutenzione
Ecco i consigli dei tecnici dello Sportello Rifiuti e Ambiente Confcommercio Seac, che da oltre 15 anni fornisce consulenza ed assistenza per la gestione dei rifiuti speciali, in osservanza degli obblighi imposti dalla normativa.
Prima di tutto, ricorda che i prodotti chimici utilizzati per la piscina come cloro, antialghe, stabilizzanti, regolatori di alcalinità, regolatori di pH, ecc. contengono sostanze che, se mixate in modo improprio, potrebbero essere pericolose per chi li maneggia e provocare danni all’ambiente. È quindi molto importante che vengano smaltiti nel modo corretto.
Lo stesso principio vale per i contenitori vuoti dei prodotti chimici per piscina che sono considerati rifiuti pericolosi. Così come l’eventuale contenuto residuale al loro interno. Questi rifiuti non possono essere eliminati attraverso le fognature, con i rifiuti solidi urbani o immessi in diversa forma nell’ambiente. Per il loro smaltimento occorre affidarsi a vettori autorizzati.
Conseguenza di quanto detto, è che le strutture che hanno una piscina aperta al pubblico, in base al Testo Unico Ambientale, hanno l’obbligo di tenere un registro di carico e scarico rifiuti speciali e di presentare annualmente la Dichiarazione Unica Ambientale MUD. Questo anno la scadenza era fissata al 16 giugno.
Per maggiori informazioni, contatta lo Sportello Rifiuti e Ambiente di Confcommercio Umbria Seac.
Sportello Rifiuti e Ambiente – Confcommercio Umbria Seac
dott.ssa Amanda Calisti – tel. 075.506711
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