Ponte di Montemolino, trovare alternative valide alla chiusura
La Confcommercio di Todi chiede che vengano trovate alternative viare valide alla chiusura per lavori del Ponte di Montemolino, allo scopo di non danneggiare, isolandole, le tante attività commerciali e di servizi.
E’ imminente la chiusura del ponte di Montemolino, fondamentale punto di collegamento tra Todi ed i comuni di Fratta Todina, Monte Castello Vibio e Marsciano.
Numerosi sono stati gli incontri organizzati sia dagli operatori economici che dai residenti al fine di trovare una soluzione che comporti meno disagi possibili. La Confcommercio di Todi, nella persona del vice-presidente Claudio Nardoni, responsabile dei Servizi, ha seguito con attenzione i diversi incontri per analizzare la situazione e difendere le esigenze e gli interessi degli operatori commerciali che operano sul territorio.
Le richieste Confcommercio
Al di là dei problemi strutturali, che comunque sono di competenza di tecnici specializzati, quello che la Confcommercio di Todi tiene a precisare è la necessità di trovare un’alternativa valida e concreta che permetta ad una zona come questa, con un forte tessuto commerciale e di servizi, di non essere penalizzata durante lo svolgimento dei lavori, e di progettare una soluzione definitiva che permetta la sostituzione ed il rifacimento del ponte e non soltanto la messa in sicurezza.
Pur con la consapevolezza che i lavori vadano fatti, insomma, la Confcommercio richiama l’attenzione delle istituzioni sul profondo disagio arrecato alle attività, e chiede di prevedere, dove necessario, un indennizzo economico che colmi in qualche maniera il pesante disagio procurato dalla temporanea chiusura.
I lavori e i disagi
Il ponte oggetto dei lavori fu progettato e realizzato nel 1914; nato originariamente come ponte carrettiere, solo successivamente, nonostante notevoli punti di criticità a livello di stabilità, cominciò ad essere usato per ogni e qualsivoglia mezzo, nel doppio senso di marcia.
Il progetto di ristrutturazione, illustrato in un recente incontro a Fratta Todina, alla presenza dell’assessore regionale Silvano Rometti, dell’assessore provinciale Domenico Caprini e di alcuni tecnici della Provincia e della Regione, è finalizzato alla messa in sicurezza del ponte e prevede che lo stesso rimanga a senso unico, con divieto di circolazione per i mezzi con peso superiore ai 200 quintali.
L’ intervento di consolidamento prospettato, avrebbe un costo di 800 mila euro e comporterebbe la chiusura totale del ponte per un periodo di circa 100 giorni.
In questo lasso di tempo l’ alternativa al passaggio potrebbe essere la vecchia strada del Furioso, che però versa in condizioni a dir poco disagiate, poiché nella prima parte avrebbe bisogno di bitumatura, in quanto non asfaltata, mentre la parte in prossimità di Cecanibbi ha un manto stradale ricoperto di buche. La messa in percorribilità di tale strada comporterebbe una spesa di circa € 60.000,00.
Tale intervento, con un simile peso economico, tra l’altro non risolverebbe il problema nella sua interezza, tamponerebbe l’emergenza per circa 8/10 anni, dopo di che il problema si riproporrebbe tale e quale.
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