Provincia di Perugia, vendite in flessione nel I trimestre 2014 | Confcommercio

Provincia di Perugia, vendite in flessione nel I trimestre 2014

Ancora in contrazione le vendite del commercio nella provincia di Perugia nel I trimestre
dell’anno, con una flessione del 1,6% su base annua. Il settore più penalizzato è quello al dettaglio non alimentare, ma anche l’alimentare segna variazioni negative. All’opposto si registrano risultati confortanti per la grande distribuzione.

lunedì 7 Luglio 2014 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Ancora in contrazione le vendite del commercio nella provincia di Perugia nel I trimestre
dell’anno, con una flessione del 1,6% su base annua. Il settore più penalizzato è quello al dettaglio non alimentare, ma anche l’alimentare segna variazioni negative. All’opposto si registrano risultati confortanti per la grande distribuzione. Questo è il quadro che emerge dall’Osservatorio congiunturale, realizzato dalla Camera di Commercio di Perugia in collaborazione con Unioncamere Nazionale, su un campione di circa 120 aziende, rappresentativo delle imprese del commercio al dettaglio della provincia di Perugia.Il primo dato del 2014 è ancora preceduto dal segno meno, con una flessione del 1,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. La variazione provinciale risulta, tuttavia, migliore di quella conseguita dalla altre ripartizioni territoriali di riferimento. Dal confronto territoriale emerge, infatti, che la flessione provinciale è meno accentuata di quella del Centro (-5%), della media nazionale, che risulta pari a -3,7%, e del dato regionale (-2%).Il bilancio in rosso delle vendite provinciali è da ricondurre ai risultati negativi registrati dalle imprese del commercio al dettaglio sia di prodotti non alimentari che di prodotti alimentari. Il segmento non alimentare, che in questo trimestre appare il più penalizzato dalle decisioni di acquisto dei consumatori, mostra una variazione tendenziale del -3,9%, in linea con il dato regionale e migliore della media nazionale (-4,2%). In flessione anche per il segmento non alimentare, con una variazione tendenziale del -1,6%, meno critica se confrontata con il -2,8% regionale e con il -3,4% nazionale. All’opposto la variazione tendenziale della grande distribuzione conferma la sua crescita, attestandosi a +6,4%, poco al di sopra del dato regionale (+6,2%), ma decisamente migliore della media nazionale, che rimane in campo negativo (-1,6%).

Le previsioni al II trimestre 2014

Sono positive le previsioni per il prossimo trimestre formulate dalle imprese commerciali della provincia. Le aziende che si attendono un incremento delle vendite nel II trimestre del 2014, risultano superiori a quelle che segnalano una flessione. Il saldo, pertanto, è positivo e si attesta a +21, a fronte del +13 nazionale. Questo saldo complessivo deriva principalmente dal miglioramento delle attese della grande distribuzione, che per il prossimo trimestre segna un +85, ancora più favorevole se confrontato con il +34 nazionale.

Decisamente più contenute le attese nel commercio di prodotti non alimentari e nel
commercio di prodotti alimentari, entrambi con un saldo pari a +7. Risultano, inoltre,
peggiori delle aspettative nazionali, che registrano rispettivamente un saldo pari a +11 e a +9.