Rifiuti, appello ai sindaci per una revisione dei coefficienti | Confcommercio

Rifiuti, appello ai sindaci per una revisione dei coefficienti

Il nuovo tributo Res darà il colpo di grazia alle piccole imprese, con aumenti medi del 290%.
Appello ai sindaci per una revisione dei coefficienti e al governo per chiedere la sospensione dell’entrata in vigore. Confcommercio: "c'è il rischio di una forma di disobbedienza civile, dovuta alla impossibilità di pagare le cifre assurde che si prospettano".

domenica 2 Dicembre 2012 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Nel 2013 le tariffe sui rifiuti pagate dalle aziende aumenteranno in media del 290%, con incrementi superiori al 400% per alcune tipologie di attività come la ristorazione, fino al +600% per l’ortofrutta e le discoteche.
“Con l’entrata in vigore del nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi, a partire dal primo gennaio 2013, le piccole e medie imprese del terziario si troveranno a dover far fronte ad un ulteriore, pesantissimo balzello, che si andrà ad aggiungere ai molti altri che oggi le stanno stringendo in una morsa mortale, compresa l’IMU, il cui saldo fa già tremare i polsi a molte imprese.  Il rischio – sottolinea Confcommercio della provincia di Perugia – è che le nostre imprese, in una condizione di crisi come quella che stiamo vivendo, con il calo peggiore dei consumi dal dopoguerra (meno 3,7% in termini reali, pro capite), siano costrette ad attuare, sul fronte del nuovo tributo, una forma di disobbedienza civile, dovuta alla impossibilità di pagare le cifre assurde che si prospettano per migliaia di attività”.
Per limitare gli effetti devastanti della nuova tassa, Confcommercio rivolge un accorato appello ai sindaci dell’Umbria, affinché rivedano i coefficienti relativi al servizio rifiuti, estremamente penalizzanti per le imprese del terziario, che già si trovano a pagare molto di più rispetto a quelle di altri settori, e che non possono sopportare oltre una tale sperequazione.
 “Il nuovo tributo sui rifiuti e i servizi determinerà un indiscriminato aumento dei costi per le imprese”, aggiunge Confcommercio. “Ecco perché la nostra associazione si è già attivata presso il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, affinché l’entrata in vigore della tassa sia sospesa, almeno fino al 1 gennaio 2014. Ma è anche sul fronte locale che le imprese esigono dagli amministratori un segnale di attenzione forte e concreto. Se è vero che le piccole e medie imprese rappresentano lo scheletro del sistema economico di questa regione e di questo Paese, non si può poi trovare ogni volta la strada per affossarle”.
L’Ufficio Studi Confcommercio, nell’ambito di una indagine inedita sul costo dei rifiuti per le imprese, ha effettuato simulazioni sull’impatto del nuovo tributo Res, i cui risultati giustificano ampiamente l’allarme degli imprenditori.
Per fare qualche esempio: pescherie, negozi di fiori o pizzerie al taglio, con un locale di 100mq, andranno a pagare 3.038,40 euro a fronte dei 401,35 dovuti nel 2012; discoteche e night club di 200mq passeranno da 558,90 a 4.433,91 euro; mentre andrà solo un po’ meglio a edicole, farmacie e tabacchi da30mq, che passeranno da 103,50 a 192,20 euro.
Confcommercio ha anche chiesto l’avvio di un tavolo tecnico di lavoro che coinvolga esponenti delle principali associazioni di categoria, “affinché siano rideterminati i criteri per l’individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti, per la rideterminazione della tariffa e per la ripartizione tra quota fissa e variabile e tra componente domestica e non domestica.
“In effetti – riconosce Confcommercio – si tratta di una situazione complessa dal punto di vista giuridico: quello che è certo è che, dati alla mano, ci sarà un vero e proprio salasso sulle nostre categorie. Sono aumenti discrezionali, perché calcolati sulla base di coefficienti arbitrari come il predominio del peso della superficie dell’area rispetto ai rifiuti prodotti.  Il nuovo tributo comprende, oltre alla quota ambientale per lo smaltimento dei rifiuti, anche una quota ‘servizi’ per la sicurezza, l’illuminazione e la gestione delle strade.
Il decreto “Salva Italia” ha previsto la soppressione dell’attuale regime di prelievo sui rifiuti e la sua sostituzione dall’inizio del prossimo anno con il nuovo tributo “RES”. In attesa dell’emanazione dell’apposito regolamento ministeriale, l’entrata in vigore del nuovo regime tariffario dal primo gennaio 2013 comporterà un aumento spropositato delle tariffe sui rifiuti, perché saranno calcolate sulla base dei preesistenti coefficienti, già estremamente penalizzanti per le nostre imprese”.