Sacchetti di plastica, attenti ai controlli! Sanzioni pesanti per chi non è in regola | Confcommercio

Sacchetti di plastica, attenti ai controlli! Sanzioni pesanti per chi non è in regola

Da qualche settimana la Guardia di Finanza sta intensificando le attività preventive e repressive nel settore dei sacchetti monouso in plastica non rispondenti alla legge.
martedì 16 Maggio 2017 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Il servizio Ambiente Seac Confcommercio Umbria ricorda che si possono commercializzare sacchetti di plastica per la spesa, monouso biodegradabili e compostabili, conformi alla norma UNI EN 13432-2002 (direttiva 2015/720/UE). e quelli riutilizzabili (realizzati in juta, tessuto, polietilene, polipropilene, tessuto non tessuto, cotone, rete, carta), in base a precisi requisiti di spessore:

200 micron, per i sacchi con maniglia esterna destinati all’uso alimentare;

100 micron, per i sacchi con maniglia esterna non destinati all’uso alimentare;

100 micron, per i sacchi senza manici esterni, se destinati all’uso alimentare (60 micron se non destinati all’uso alimentare).
 
La sanzione amministrativa pecuniaria per chi commercializza  sacchetti non in regola prevede il pagamento di una somma da 2.500 euro a 25.000 euro, aumentata fino al quadruplo del massimo se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchi per l’asporto oppure un valore della merce superiore al 20 per cento del fatturato del trasgressore

Il servizio Ambiente Seac Confcommercio Umbria sollecita dunque gliimprenditori a porre grande attenzione alla conformità dei sacchetti utilizzati per non incorrere nelle sanzioni. 
 
I sacchetti in regola sono identificati ad alcuni marchi, che riportiamo in allegato.

 Marchi autorizzati sacchetti plastica


Sono dunque banditi i sacchetti senza marchio o con i marchi oggi fuorilegge in Italia, ovvero quelli
– in polietilene
– polietilene a bassa densità
– polietilene ad alta densità.

Vietati anche i finti nuovi sacchetti ecologici (oxodegradabili in polietilene) che in realtà non sono biodegradabili e non sono compostabili anche se riportano scritte e diciture che richiamano all’ecologia e all’ambiente.

Il divieto di cui sopra NON RIGUARDA al momento i sacchetti per imbustare frutta e verdura in polietilene utilizzati nei reparti ortofrutta dei vari negozi e market, non essendo ritenuti “da asporto” ma a “protezione”/imballaggio dell’alimento.

I sacchetti per ortofrutta compostabili potrebbero essere impiegati a partire dal primo gennaio 2018

Info: Servizio Rifiuti e Ambiente Seac Confcommercio Umbria, Amanda Calisti, tel. 075.506711, a.calisti@confcommercio.umbria.it

Allegati
 Marchi autorizzati sacchetti plastica
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