Saldi estivi dal 2 luglio, consigli per acquisti convenienti e sicuri | Confcommercio
Saldi estivi dal 2 luglio, consigli per acquisti convenienti e sicuri

Saldi estivi dal 2 luglio, consigli per acquisti convenienti e sicuri

Il 2 luglio anche in Umbria, come in quasi tutte le regioni italiane, torna l'appuntamento con i saldi estivi, che dureranno 60 giorni, fino al 1° settembre. I consigli per acquisti convenienti e sicuri.
mercoledì 15 Giugno 2022 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Anche per l’Umbria, in concomitanza con quasi tutte le regione italiane, è il momento dei saldi estivi, che iniziano sabato 2 luglio, hanno una durata di 60 giorni e si concluderanno il 1° settembre 2022.
Resta ferma la possibilità di effettuare le vendite promozionali anche nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi, come già previsto dalla legge regionale n. 10 del 2014.

 

LE STIME DI CONFCOMMERCIO

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 88 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro.
“Questi saldi cadono in un momento di forte incertezza – sottolinea il presidente di Federmoda Umbria Confcommercio Carlo Petrini – ma ci aspettiamo comunque un aumento delle vendite, sia pure modesto, rispetto all’anno scorso”.
Le aspettative di Petrini sono giustificate dalla tipologia dell’offerta che il consumatore avrà a disposizione. “E’ una offerta di grande qualità – spiega – e soprattutto di stagione, “freschissima”, perché ormai da tempo i negozi si sono evoluti e sono gestiti in modo molto diverso rispetto a qualche anno fa, con merce assortita in continuazione. I fondi di magazzino non esistono più. Il saldo oggi è sempre un’occasione, è sempre garantito”.

Per fare ottimi affari il presidente di Federmoda Umbria dà un altro suggerimento: “E’ importante rivolgersi alle imprese di vicinato, ai propri negozi di fiducia, perché il rapporto di continuità garantisce ulteriormente la qualità di quello che si acquista e il valore dello sconto”.

Sconto la cui entità è a sua volta un elemento indicativo importante: “Una diminuzione di prezzo del 20/30/50% – sottolinea Petrini – è applicata normalmente a prodotti di stagione, se si va oltre il consumatore deve essere consapevole che ciò che compra non è all’ultimo grido. Quindi occorre che le proprie aspettative siano adeguate rispetto a quanto si spende. Così come è importante sapere che, data la partenza dei saldi ad estate appena iniziata, su capi ancora molto attuali e che hanno un forte utilizzo nelle settimane a venire – come costumi, t-shirt, short, sandali, camicie di lino – si troverà applicato uno sconto inferiore rispetto al prodotto venduto in primavera, tipo il maglioncino di cotone a maniche lunghe”.

Un’altra ragione per cui i saldi estivi potranno rappresentare una vera opportunità è il fatto che il generale aumento dei costi lascia prevedere una crescita dei listini delle prossime collezioni. Il settore tessile, abbigliamento, calzature ed accessori, infatti, finora ha resistito all’incremento dei prezzi a fronte dell’aumento dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi, dando alla clientela la possibilità di acquistare a prezzi veramente convenienti.

 

LE INDICAZIONI UTILI PER ESERCENTI E CLIENTI

Ecco alcune indicazioni utili a esercenti e clienti, per effettuare gli acquisti in saldo in condizioni di sicurezza e trasparenza.

Disinfezione delle mani
Prima di toccare i prodotti è consigliata la pulizia delle mani, ma non è obbligatoria, attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.

Mascherine
I clienti non devono indossare la mascherina.  Anche per i lavoratori cade l’obbligo generalizzato all’uso della mascherina, secondo quanto previsto dal nuovo Protocollo siglato al ministero del Lavoro da tutte le parti sociali – tra cui Confcommercio – in vigore fino al 31 ottobre 2022.

Cambi
La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi
Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante. Si possono provare i capi negli appositi camerini senza dover indossare mascherine.

Pagamenti
Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche. A partire dal 30 giugno 2022, entrano in vigore le sanzioni per gli esercenti che non accettano pagamenti tramite Pos.

Prodotti in vendita
I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo
Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Riparazioni
Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L’operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.

 

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