SOS Buoni Pasto – Assistenza ai soci nella procedura di fallimento della Qui!Group S.p.a. | Confcommercio

SOS Buoni Pasto – Assistenza ai soci nella procedura di fallimento della Qui!Group S.p.a.

Ai pubblici esercizi associati Fipe Confcommercio garantisce assistenza legale in convenzione nella procedura fallimentare della Qui!Group S.p.a.
lunedì 17 Settembre 2018 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Lo Sportello “SOS Buoni Pasto” consente alle imprese associate di rivolgersi al Legale convenzionato, in grado di prestare assistenza tecnica anche nel caso di procedura fallimentare.

Con sentenza n. 104/2018, il Tribunale di Genova – sezione fallimentare ha dichiarato il fallimento della Qui!Group S.p.a. ed ha fissato l’udienza della verifica del passivo il 20 febbraio 2019 con termine fino a 30 giorni prima (21 gennaio 2019) per presentare le domande di ammissione al passivo ex art. 93 legge fallimentare.

Occorre ricordare infatti che, una volta dichiarato il fallimento, i creditori devono far valere le proprie pretese presentando la suindicata domanda, non potendo ottenere il rimborso dei buoni pasto attraverso le iniziative eventualmente presentate in sede ordinaria (ad es. lettera di messa in mora, ricorso per decreto ingiuntivo, pignoramento, ecc.).

A seguito delle numerose richieste di assistenza pervenute, la Federazione ha deciso di ampliare la convenzione stipulata con il Legale dello Sportello “SOS Buoni Pasto”, includendo anche l’assistenza nella procedura concorsuale.

In particolare, in ragione della natura chirografaria del credito delle imprese rappresentate e della conseguente difficile integrale realizzazione dello stesso, al fine di garantire a tutti i propri associati una tutela economicamente sostenibile, verranno applicate, anche grazie all’intervento della Federazione, tariffe significativamente vantaggiose.

Gli onorari pattuiti per questa fase della procedura sono indicati nel sito Fipe – area riservata –
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Qualora l’associato si sia già rivolto al Legale dello Sportello per l’invio della lettera di diffida e messa in mora, dall’importo pattuito verrà decurtato quanto corrisposto per la predisposizione ed invio della stessa al netto degli oneri di legge (dunque pari a € 50,00).

Occorre precisare che, in questa fase di insinuazione al passivo, i costi indicati sono l’unica spesa che dovrà essere affrontata dalle imprese associate anche perché questa procedura, a differenza del procedimento civile, non prevede ulteriori addebiti (spese vive relative a contributi o marche da bollo richiesti dallo Stato) a carico del creditore.

Nel caso in cui gli associati decidano di avvalersi di tale servizio, la procedura da seguire prevede la compilazione della “Scheda Socio Fipe” da inviare insieme alla relativa documentazione all’indirizzo mail del Legale. Si segnala sin d’ora che, in questo caso, occorrerà che l’imprenditore sottoscriva la procura alle liti specificamente predisposta per la domanda di insinuazione al passivo (si ricorda che tutta la documentazione è reperibile nell’area riservata).

Info: Fipe Confcommercio Umbria, Giovanni Rubeca, tel. 075.506711, g.rubeca@confcommercio.umbria.it