Spoleto, Federalberghi: “No all’inasprimento dell’imposta di soggiorno”
L’intenzione del Comune di Spoleto di applicare l’imposta di soggiorno oltre la quarta notte trascorsa nelle strutture ricettive del territorio registra la netta bocciatura da parte di Federalberghi Umbria.
Dopo la dura posizione contraria già espressa chiaramente dalle associazioni spoletine che rappresentano gli interessi degli imprenditori del turismo – Confcommercio Spoleto, Consorzio operatori turistici Con Spoleto, Associazione agriturismi – è la volta di Federalberghi Umbria che fa sentire la propria voce.
“Comprendiamo che le amministrazioni locali hanno l’esigenza di fare cassa, ma non possono farlo sulla pelle delle imprese turistiche e a discapito dell’economia di un territorio”, commenta Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio.
“La situazione che stiamo vivendo è estremamente delicata. Sorprende che l’amministrazione comunale di Spoleto non si renda conto delle difficoltà che hanno vissuto e stanno vivendo le imprese del settore ricettivo.
Nonostante il mese di agosto sia stato molto positivo in termini di arrivi e di presenze, già da settembre molte strutture stanno ragionando sulla chiusura a causa della completa assenza di turisti stranieri e dei gruppi organizzati, che soprattutto per certe realtà sono strategici.
Le prospettive per i mesi futuri sono estremamente incerte, come risulta evidente a chiunque segua l’andamento dell’emergenza sanitaria e soprattutto dei dati economici.
Se la proposta dell’amministrazione comunale verrà accolta – aggiunge il presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio – il turista che soggiornerà a Spoleto per un lungo periodo dovrà pagare l’imposta di soggiorno non più per le prime quattro notti di pernotto, ma per tutte quelle che soggiornerà.
E’ evidente che questo costituirà un ulteriore freno per il turismo verso il territorio.
Giudichiamo quindi inappropriata e completamente fuori luogo la proposta del Comune di Spoleto, in grado di dare un ulteriore colpo al settore turistico disincentivando la permanenza del turista nel territorio.
Gli amministratori di questa città se ne dovranno assumere la responsabilità”.
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