Terremoto, Confcommercio al servizio delle imprese che vogliono subito ripartire | Confcommercio

Terremoto, Confcommercio al servizio delle imprese che vogliono subito ripartire

In corso una indagine tra le imprese per valutare la situazione dei danni e le possibilità di ripartire subito.
mercoledì 9 Novembre 2016 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Dal 3 novembre, personale Confcommercio Umbria è in Valnerina, grazie al suo ufficio mobile che è diventato un vero e proprio punto di riferimento (ora è a Norcia, Viale della Stazione, negli spazi del distributore Esso), per incontrare gli imprenditori del commercio, turismo e servizi, fornire informazioni e il supporto tecnico – organizzativo per cogliere le opportunità che si stanno prospettando, anche grazie alla generosità di associazioni, enti, privati da tutta Italia.

I tecnici Confcommercio, che si recano anche ogni giorno a Cascia con l’auto aziendale riconoscibile dal marchio Confcommercio (presso la tendopoli della Protezione Civile) stanno sottoponendo agli imprenditori un questionario per fare una prima valutazione dei danni arrecati agli immobili, alle attrezzature, macchinari, veicoli, arredi, alle merci, materie prime etc.

Stanno anche facendo un censimento, soprattutto, delle attività che possono e vogliono subito ripartire, sia con forme di commercio tradizionale (alimentare e non alimentare) che tramite il commercio online.

Date le difficoltà logistiche, chiediamo agli imprenditori di fare passa-parola tra i colleghi circa questa opportunità.
Il personale Confcommercio cercherà di raggiungere tutti, ma per facilitare il contatto preghiamo di chiamare il n. 366.6529867 dalle 9:00 alle 18:00. Per qualunque esigenza, siamo a disposizione al n. 075.506711, info@confcommercio.umbria.it

Continuano intanto a ritmo serrato le riunioni con le istituzioni, a tutti i livelli, per sostenere la richiesta di misure di sostegno alle imprese, nell’immediato e in vista di una prossima ricostruzione e riavvio delle attività.

LE RICHIESTE DI CONFCOMMERCIO E FEDERALBERGHI

Federalberghi, assieme a Confcommercio Umbria, ha già inviato una serie di richieste alla Regione, per soccorrere le imprese: la creazione di una NO TAX AREA per le zone più colpite dal terremoto, almeno per i prossimi tre anni. Il taglio del 50% su imposte, tasse, tributi e contributi – sia nazionali che regionali e comunali – per le imprese del commercio e del turismo di tutta l’Umbria, almeno fino al 31 dicembre del prossimo anno, assieme ad altre misure speciali: sospensione dei pagamenti e dei mutui; cassa integrazione in deroga per tutti, compresi gli stessi imprenditori e i collaboratori familiari; riconoscimento del “danno indiretto” da terremoto, così come avvenuto per il sisma del 1997 in tutta la regione.

PROSEGUE LA RACCOLTA FONDI

E’ ancora in corso la raccolta fondi, promossa da Confcommercio Umbria, in favore delle imprese colpite dal terremoto. Confcommercio Umbria è garante della piena trasparenza dell’iniziativa.
PER FARE LA DONAZIONE: IBAN: IT79 V060 5503 0010 0000 0010 511 – BANCA DELLE MARCHE – VIA DELL’ACACIA 2 – PERUGIA. Causale: Solidarietà terremoto 24 agosto 2016. Il conto corrente è intestato Confcommercio Umbria.

CONFCOMMERCIO VALNERINA: “IMPRENDITORI PRONTI A RIPARTIRE MA SERVONO AIUTI CONCRETI”

Anche se ancora “storditi” dal trauma del terremoto, che ha distrutto le loro attività e le loro case, gli imprenditori del commercio e del turismo della Valnerina sono pronti a ricominciare, a mettere in campo tutti i loro sforzi per soluzioni temporanee ma che consentano di riprendere almeno in parte la loro attività.
Per farlo – chiede a gran voce il presidente di Confcommercio Valnerina Fabio Brandimarte – occorre però un aiuto concreto ed immediato da parte delle istituzioni. “Bisogna fare presto – sottolinea Brandimarte – perché anche se tanti sono decisi a ripartire, sono molti quelli che stanno mollando, o vogliono trasferirsi. E noi non ci possiamo permettere di perdere neppure un imprenditore. Chiediamo un immediato tavolo di concertazione istituzionale per trovare soluzioni di rapida attivazione, e che nei provvedimenti del Governo si tenga adeguatamente conto non solo del sostegno ai lavoratori, ma anche agli imprenditori. Tanto più in considerazione del fatto che in Valnerina operano soprattutto imprese di carattere familiare, che all’improvviso si trovano prive di qualunque fonte di reddito”.
Brandimarte punta poi l’attenzione sul trauma terremoto. “Abbiamo bisogno di un forte supporto psicologico, tanta gente è ancora fortemente traumatizzata e ha bisogno di aiuto”.
Un aiuto che, in questa fase, consiste soprattutto in una azione di ascolto delle persone e delle loro diverse esigenze: la task force Confcommercio Umbria che ormai da giorni è stabilmente a Norcia e Cascia cerca di occuparsi anche di questo, dei bisogni della gente comune, oltre che degli imprenditori, lavorando in stretto contatto con l’amministrazione e coordinando le moltissime offerte di sostegno che stanno arrivando da tutto il mondo Confcommercio.

DANNEGGIATE LE IMPRESE TURISTICHE DI TUTTA LA REGIONE

Federalberghi Umbria Confcommercio ha effettuato una ricognizione tra tutte le strutture ricettive associate per valutare l’andamento delle prenotazioni nei mesi di novembre e dicembre, e i primi dati che emergono sono piuttosto allarmanti.
“Se questi primi dati fossero confermati nei prossimi giorni – ha commentato Giorgio Mencaroni, presidente Federalberghi Umbria e Confcommercio – si aprirebbero scenari davvero allarmanti, che dobbiamo assolutamente scongiurare.
Rivolgiamo perciò un appello agli “amici dell’Umbria”, alla stampa, agli opinion leader, perché tutti insieme si faccia un racconto della nostra regione per quella che realmente è.
Nell’immaginario collettivo sembra che tutta l’Umbria sia terremotata, ma questo non è vero. E’ vero, invece, che tutta l’Umbria ora sta soffrendo enormemente, e ci sono imprese che potrebbero non resistere a lungo, se questa situazione dovesse persistere.
Queste imprese, tra l’altro, hanno bisogno che sia alleggerito il costo dei collaboratori, in modo di poter continuare a lavorare e tentare di recuperare le fette di mercato perdute. Tutti, non c’è dubbio, vogliono ripartire al più presto, per sostenere anche la ricostruzione e la ripresa della nostra Valnerina”.