Terremoto: danneggiate le imprese turistiche di tutta la regione | Confcommercio

Terremoto: danneggiate le imprese turistiche di tutta la regione

Appello di Federalberghi agli “amici dell’Umbria”, dopo una prima ricognizione tra le imprese.
venerdì 4 Novembre 2016 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Da domenica 30 ottobre, l’Umbria turistica è di nuovo in emergenza: tutta la regione, e non solo le aree colpite direttamente dal terremoto.
Federalberghi Umbria Confcommercio sta effettuando una ricognizione tra tutte le strutture ricettive associate per valutare l’andamento delle prenotazioni nei mesi di novembre e dicembre, e i primi dati che emergono sono piuttosto allarmanti.

“Se questi primi dati fossero confermati nei prossimi giorni – commenta Giorgio Mencaroni, presidente Federalberghi Umbria e Confcommercio – si aprirebbero scenari davvero allarmanti, che dobbiamo assolutamente scongiurare.
Rivolgiamo perciò un appello agli “amici dell’Umbria”, alla stampa, agli opinion leader, perché tutti insieme si faccia un racconto della nostra regione per quella che realmente è.
Nell’immaginario collettivo sembra che tutta l’Umbria sia terremotata, ma questo non è vero. E’ vero, invece, che tutta l’Umbria ora sta soffrendo enormemente, e ci sono imprese che potrebbero non resistere a lungo, se questa situazione dovesse persistere.
Queste imprese, tra l’altro, hanno bisogno che sia alleggerito il costo dei collaboratori, in modo di poter continuare a lavorare e tentare di recuperare le fette di mercato perdute. Tutti, non c’è dubbio, vogliono ripartire al più presto, per sostenere anche la ricostruzione e la ripresa della nostra Valnerina”.

Federalberghi, assieme a Confcommercio Umbria, ha già inviato una serie di richieste alla Regione, per soccorrere le imprese: la creazione di una NO TAX AREA per le zone più colpite dal terremoto, almeno per i prossimi tre anni. Il taglio del 50% su imposte, tasse, tributi e contributi – sia nazionali che regionali e comunali – per le imprese del commercio e del turismo di tutta l’Umbria, almeno fino al 31 dicembre del prossimo anno, assieme ad altre misure speciali: sospensione dei pagamenti e dei mutui; cassa integrazione in deroga per tutti, compresi gli stessi imprenditori e i collaboratori familiari; riconoscimento del “danno indiretto” da terremoto, così come avvenuto per il sisma del 1997 in tutta la regione.