Tre voti di fiducia per la Legge di Stabilità
Il via libera al ddl dovrebbe arrivare giovedì. Nel nuovo provvedimento, di fatto riscritto dal Parlamento, si rinuncia alle riduzioni ell'Irpef e si utilizzano le risorse, pari a 16,9 mld nel triennio 2013-2015, per consumi, famiglie e imprese.
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Stop all’aumento dell’Iva, che resta al 10%, detrazioni per i figli fino a 1.220 euro, addio alla riduzione dell’Irpef, nuovi esodati tutelati e 250 milioni per i territori colpiti dalle alluvioni. Dopo una notte burrascosa in commissione Bilancio, il ddl stabilita’ ha ottenuto il via libera e ieri è approdato nell’aula di Montecitorio. Il governo chiedera’ tre fiducie, martedi’ prossimo, che saranno votate il giorno successivo; mentre il via libera al ddl dovrebbe arrivare giovedi’. Nel nuovo provvedimento, di fatto riscritto dal parlamento, si rinuncia alle riduzioni dell’Irpef e si utilizzano le risorse, pari a 16,9 mld nel triennio 2013-2015, per consumi, famiglie e imprese. Il ddl stabilita’ amplia inoltre la platea degli esodati tutelati, che arrivano a 130.130, (+10.130), per una spesa complessiva di 9,8 miliardi. Le nuove risorse arriveranno dal blocco delle pensioni piu’ elevate, da cui e’ atteso un gettito di oltre mezzo miliardo nei prossimi otto anni. Nel rush finale la commissione ha approvato il parziale sblocco del turn over nel comparto sicurezza. Inoltre ha dato il via libera a una deroga al patto di stabilita’ interno per le spese legate al dissesto idrogeologico, stanziando 250 milioni per i territori colpiti dalle ultime calamita’, che arrivano direttamente dal fondo produttivita’. Entrambe le proposte di modifica hanno ottenuto l’ok della commissione con il parere contrario del governo. Altra novita’ dell’ultimo momento riguarda i fondi per le scuole paritarie, si tratta di 223 milioni che restano fuori dal Patto di Stabilita’ interno. Il nodo sulla Tobin tax non e’ stato sciolto alla Camera ma, quasi certamente, sara’ affrontato al Senato nel secondo
passaggio del provvedimento. La commissione ha deciso di modificare anche l’emendamento fiscale dei relatori, Pier Paolo Baretta e Renato Brunetta, aumentando le detrazioni per i bebè.
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