Turismo all’aria aperta: in Umbria, ripresa in vista puntando sul Nord Europa | Confcommercio

Turismo all’aria aperta: in Umbria, ripresa in vista puntando sul Nord Europa

Faita Umbria, l'associazione aderente a Confcommercio che rappresenta la quasi totalità delle imprese del settore, chiede alla Regione politiche mirate di promo-commercializzazione. E intanto si progetta un evento sul turismo sostenibile.

martedì 20 Maggio 2014 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Con i suoi circa 15 mila posti letto, distribuiti in una quarantina di strutture, e un tasso di utilizzo medio di circa il 20%, il settore del turismo all’aria aperta rappresenta in Umbria una voce importantissima nel complesso della ricettività turistica. Un segmento che vive tante difficoltà, ma guarda con fiducia all’estate, dopo i segnali confortanti – finché il tempo ha retto, ma d’altro canto per i campeggi il tempo è determinante – che sono stati registrati in occasione dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio.

“Con la prossima stagione estiva speriamo di imboccare finalmente la via della ripresa”, dichiara Monica Migliorati, appena confermata alla guida della Faita Umbria, il sindacato delle strutture all’aria aperta aderente a Confcommercio, che rappresenta praticamente l’intera categoria.
Monica Migliorati è stata rieletta in occasione del rinnovo del Consiglio Faita, composto da Claudio Baldoni, Enrico Pazzaglia, Luca Raiconi, Maria Luisa Spinuzza, Luca Urbani, Carlo Valeri.

“Nell’ambito dei piani strategici di promo-commercializzazione turistica che la Regione sta mettendo in campo – sottolinea la presidente – chiediamo politiche di sviluppo e azioni promozionali specifiche per il nostro comparto, rivolte in particolare al mercato del Nord Europa, che rappresenta da sempre la quasi totalità della nostra utenza e rimane il nostro target di riferimento, verso il quale potenziare gli strumenti di comunicazione e a cui indirizzare campagne che incentivino a scegliere l’Umbria”.
In questa prospettiva Faita-Confcommercio ha in programma la realizzazione di materiale promozionale rivolto soprattutto al mercato estero e alla partecipazione alle fiere di settore.

L’associazione sollecita inoltre all’assessorato regionale al Turismo una rapida pubblicazione del bando sulla riqualificazione delle strutture, preannunciato da tempo, perché, fa notare Migliorati, “le imprese del settore – data l’attività stagionale – devono essere messe nelle condizioni di poter progettare per tempo gli interventi”.
Ma Faita guarda anche in una prospettiva più ampia al futuro del settore: per questo a fine stagione (settembre/ottobre) ha in programma l’organizzazione di un momento di confronto – con esperti, rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, operatori del settore – sul turismo sostenibile. “In questo evento – conclude Monica Migliorati – vogliamo ribadire, se mai ce ne fosse bisogno, che la salvaguardia del contesto ambientale e naturalistico è anche una nostra priorità, ma nel contempo che la tutela di natura e ambiente deve essere intesa in una chiave di sviluppo, e non come limite, come divieto. Solo così dal turismo-verde potrà arrivare benessere per i nostri comprensori, nuove prospettive per le nostre strutture, nuovi posti di lavoro per tante persone”.