Vendere durante il Covid? I consigli del neuromarketing
Un primo grande impatto della pandemia è certamente l’aver accresciuto il timore dei clienti nell’affrontare attività che implichino una certa vicinanza sociale, portandoli a preferire quegli operatori in grado di garantire, ai loro occhi, le migliori condizioni igienico-sanitarie e il rispetto delle regole di distanziamento.
Il neuromarketing, combinando le competenze di diverse discipline – marketing, neuroscienze, psicologia comportamentale e design – rappresenta un utile alleato per chi si occupa di vendita, consentendo una più chiara individuazione della risposta emotiva e comportamentale dei clienti al dramma della pandemia, e delle conseguenti azioni che gli operatori possono mettere in campo per adattare l’offerta e la comunicazione. Anzitutto, rassicurando il cliente e contrastando, con piccole ma efficaci azioni, il rischio di una ridotta possibilità di connessione emotiva con la clientela per via del distanziamento e dell’uso delle mascherine.
Questo articolo fa riferimento alla Bussola Il neuromarketing nei servizi, scritto da Confcommercio in collaborazione con Terziario Donna e Ainem, Dicembre 2020.
Collana Le Bussole: una linea di pubblicazioni pratiche, operative, scritte con un linguaggio concreto, in formato di manuale e focalizzate sul core business delle imprese associate.
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