2) Vertenza terziario: 5 aree di intervento per sostenere le imprese | Confcommercio

2) Vertenza terziario: 5 aree di intervento per sostenere le imprese

L’impegno di svolta che Confcommercio chiede alla politica e alle istituzioni non risparmia la stessa organizzazione, determinata ancora un volta “a mettersi in gioco” attraverso una rimodulazione complessiva dei servizi alle imprese e una serie di azioni su almeno cinque fronti decisivi.

mercoledì 2 Gennaio 2013 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

L’impegno di svolta che Confcommercio chiede alla politica e alle istituzioni non risparmia la stessa organizzazione, determinata ancora un volta “a mettersi in gioco” attraverso una rimodulazione complessiva dei servizi alle imprese e una serie di azioni su almeno cinque fronti decisivi.
“E’ in corso una vera e propria rivoluzione, che coinvolge non solo la nostra struttura economica come l’abbiamo sempre conosciuta, ma anche le nostre abitudini, i nostri comportamenti e perfino le nostre aspettative”, ha detto il presidente provinciale Confcommercio Giorgio Mencaroni  (al centro nella foto, tra il presidente regionale Aldo Amoni e il direttore Vasco Gargaglia) nella conferenzatampa del 3 gennaio. “Dobbiamo aiutare le imprese a comprendere il cambiamento e ad essere pronte a ripartire con il piede giusto”.

1 – ASSISTENZA AL RIPOSIZIONAMENTO AZIENDALE
La complessità del mercato richiede oggi agli imprenditori un approccio scientifico e multidisciplinare che va oltre le doti, pur necessarie, di intuito, coraggio ed energia che hanno fatto in passato il successo di tanti operatori.
Confcommercio ha istituito una task force di esperti in vari settori, in grado di capire le esigenze di un’impresa e di strutturare, lavorando in sinergia, un percorso specifico per migliorare la performance aziendale e il posizionamento sul mercato.

2 – NUOVE IMPRESE
Uno degli aspetti più preoccupanti relativi alla nati/mortalità riguarda le neo-imprese:  già prima ancora della crisi, ma peggio ancora adesso, tante, troppe imprese cessano nel primo anno di costituzione. Un fenomeno che come causa ha la mancanza di una adeguata preparazione,  e come effetto pesantissime conseguenze di carattere economico – si bruciano spesso i risparmi di una vita – e sociale – con famiglie rovinate e rapporti che si incrinano.
Oggi più che mai aprire un’attività autonoma non può essere una scelta causale, residuale: per questo Confcommercio si è fatta promotrice del progetto Start up, che prenderà il via nel 2013, coinvolgendo anche le altre associazioni di categoria del mondo pmi, e che è diretto a fornire assistenza in modo strutturato a coloro che vogliono aprire un’impresa, attraverso uno sportello che farà prima di tutto orientamento e valutazione dell’idea imprenditoriale – che servirà a fare una prima scrematura – per poi affiancarli nella redazione di studi di fattibilità e del business plan, propedeutici alla possibilità di avere una vera e propria assistenza tecnica personalizzata che aiuterà le imprese a partire col piede giusto.  L’obiettivo, insomma, è, attraverso l’assistenza di una squadra di esperti, quello di far nascere imprese “sane”, che durino nel tempo, che siano gestite con la necessaria cultura imprenditoriale e in cui ci sia una attenzione peculiare agli strumenti dell’innovazione, perché l’esperienza dimostra che l’introduzione continua di processi innovativi in azienda fa crescere le sue possibilità di stare con successo sul mercato. 

3 – RETI DI IMPRESE E FILIERE
L’esperienza pluriennale maturata da Confcommercio nell’animazione territoriale e nell’assistenza alla costituzione delle reti di imprese, a partire dai centri commerciali naturali e i parchi commerciali sperimentati in tante realtà umbre (Perugia, Gubbio, Bastia, Gualdo Tadino, ….), sarà ulteriormente messa a disposizione del territorio attraverso una squadra di tecnici con il compito di realizzare e coordinare iniziative di animazione.
I tecnici Confcommercio assisteranno le imprese che vorranno sperimentare innovativi progetti di filiera aperti anche alla cooperazione internazionale, in una visione che liberi la distribuzione dalla tradizionale subalternità rispetto alla produzione manifatturiera.
(Se la produzione è ormai in larga parte distribuzione sul mercato interno di prodotti realizzati altrove, allora anche il commercio può provare a farsi confezionare altrove le merci da vendere sul mercato interno!)

4 – FORMAZIONE
Attraverso strutture altamente specializzate in segmenti specifici della conoscenza d’impresa – Iter, Università dei Sapori, Format – Confcommercio della provincia di Perugia ha portato a maturità una offerta formativa complessiva in grado di rispondere a 360 gradi alle esigenze delle imprese.   L’organizzazione è intensamente attiva nella formazione continua dei dipendenti, gratuita attraverso il fondo For.Te., i cui prossimi bandi scadono il 21 gennaio, il 28 febbraio e il 5 marzo.

5 – CREDITO
Grazie all’adesione da parte della cooperativa Umbria Confidi al Centro Fidi Terziario (aggregazione di consorzi fidi Confcommercio dell’Italia Centrale, con la partecipazione di primari istituti di credito, iscritto all’elenco di cui art.107 del Testo unico bancario), Confcommercio è l’unica organizzazione di categoria in Umbria in grado di rilasciare garanzie a prima richiesta e non più sussidiarie.
Nonostante questo, il fronte del credito continua ad essere tra i più critici, per l’oggettivo irrigidimento del sistema bancario nei confronti delle richieste delle imprese.