Zone franche, come funzionano le esenzioni per le imprese danneggiate dal terremoto | Confcommercio

Zone franche, come funzionano le esenzioni per le imprese danneggiate dal terremoto

Sono quattro le agevolazioni previste per le imprese localizzate nei 15 Comuni umbri più colpiti dal terremoto. 
giovedì 27 Aprile 2017 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Con il decreto correttivo (D.L. 50/2017) sulla manovra, pubblicato il 24 aprile scorso, sono state finalmente istituite le Zone franche urbane, chieste da Confcommercio Umbria all’indomani del sisma.
Le Zone franche urbane riguardano, in Umbria, i Comuni di Arrone (TR), Cascia (PG), Cerreto di Spoleto (PG), Ferentillo (TR), Montefranco (TR), Monteleone di Spoleto (PG), Norcia (PG), Poggiodomo (PG), Polino (TR), Preci (PG), Sant’Anatolia di Narco (PG), Scheggino (PG), Sellano (PG), Spoleto (PG), Vallo di Nera (PG).

Le imprese che hanno la sede principale o l’unità locale nelle Zone franche urbane e che hanno subito, a causa degli eventi sismici, la riduzione del fatturato almeno pari al 25% della media relativa ai tre periodi di imposta precedenti a quello in cui si è verificato l’evento, possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:

  • Esenzione delle imposte sui redditi
  • Esenzione dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP)
  • Esenzione dell’imposta municipale propria (IMU);
  • Esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, sulle retribuzioni del lavoro dipendente. L’esonero spetta anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono l’attività nella zona franca urbana.

Le suddette agevolazioni avranno durata biennale: saranno infatti concesse per il periodo di imposta in corso alla data di entrata in vigore della Manovra correttiva ed il successivo.

La prima agevolazione consiste nell’esenzione delle imposte sui redditi del reddito derivante dall’attività svolta dall’impresa all’interno del territorio della zona franca, fino a concorrenza dell’importo di 100.000 euro per ciascuno dei due periodi di imposta ammessi.

La seconda forma di agevolazione consiste nell’esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), nel limite di 300.000 euro per ciascun periodo di imposta, del valore della produzione netta derivante dallo svolgimento dell’attività nella zona franca.

La terza forma di agevolazione consiste in una esenzione dall’imposta municipale propria per gli immobili ubicati nella zona franca, posseduti e utilizzati per l’esercizio dell’attività economica.

Infine, la quarta ed ultima forma di agevolazione consiste nell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l’assicurazione obbligatoria infortunistica, a carico dei datori di lavoro, sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Tale esonero spetta, alle medesime condizioni, anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono l’attività all’interno della zona franca urbana.

Le agevolazioni devono essere fruite nei limiti stabiliti dai regolamenti “de minimis”.

Le esenzioni sono riconosciute anche alle imprese che avvieranno la propria attività all’interno della zona franca entro il 31 dicembre 2017.

INFO
Confcommercio Umbria – Area Normativa
Michela Martini
Tel. 075.5067138
Fax 075.5967177
m.martini@confcommercio.umbria.it