Fisco e lavoro, cosa prevede la manovra del governo | Confcommercio
Legge di bilancio 2024, le novità fiscali

Fisco e lavoro, cosa prevede la manovra del governo

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Documento programmatico di bilancio, ovvero l'architrave di quella che sarà la manovra finanziaria per il 2024 che dovrebbe ammontare a 27,2-27,3 miliardi.
mercoledì 18 Ottobre 2023 | iconCONDIVIDI iconSTAMPA

Vediamo cosa prevede la manovra del governo soprattutto in materia di fisco e lavoro. Di seguito le principali misure contenute nella legge di bilancio e nel Dl Fiscale.

 

Rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette

Per le persone fisiche titolari di partita Iva, che nel periodo d’imposta precedente abbiano dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro, il versamento della seconda rata di acconto dovuta in base alla dichiarazione dei redditi, ad esclusione dei contributi previdenziali, potrà essere posticipato dal 30 novembre 2023 al 16 gennaio 2024, con possibilità di effettuare fino ad un massimo di 5 rate mensili sempre a decorrere dal 16 gennaio 2024. Sulle rate successive alla prima stanno dovuti gli interessi.

Lavoro

Il disegno di legge conferma la detassazione dei premi di produttività al 5 per cento e dei fringe benefit fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico e fino a 1.000 euro per tutti gli altri (i benefici potranno essere riconosciuti anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa).
Previsti anche per il 2024 incentivi per le assunzioni di donne disoccupate, confermati i beneficiari dell’assegno di inclusione e i giovani.
Arriva anche la detassazione per i lavoratori del settore del turismo notturno e festivo.

 

Taglio cuneo fiscale

Circa dieci miliardi sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro).

 

Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo

Prorogato al 30 giugno 2024 il termine entro cui le imprese possono aderire alla procedura per il riversamento, senza l’applicazione di interessi e sanzioni, del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo maturato in uno o più periodi di imposta a decorrere da quello successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 e utilizzato indebitamente in compensazione alla data del 22 ottobre 2021. Inoltre, è prorogato di un anno il termine di decadenza per l’emissione degli atti impositivi da parte dell’Agenzia delle entrate per i crediti interessati dalla regolarizzazione e utilizzati negli anni 2016 e 2017.

 

Bonus edilizi

In assenza di specifiche disposizioni non è stato previsto alcun differimento: pertanto, il prossimo 31 dicembre 2023 costituirà definitivamente il termine ultimo del periodo di vigenza previsto per gli interventi su unità unifamiliari e plurifamiliari il cui stato di avanzamento al 30 settembre 2022 era almeno pari al 30 per cento.
Sempre il 31 dicembre 2023 sarà, inoltre, l’ultimo giorno in cui, per gli interventi condominiali avviati entro il 25 novembre 2023, verrà applicata la detrazione del 110 per cento. Accantonata con tutta probabilità, l’idea di una mini proroga di tre o sei mesi per gli interventi condominiali.

 

Riduzione delle accise sui prodotti energetici

Si prevede che il provvedimento di riduzione delle accise sui prodotti energetici usati come carburanti o come combustibili per riscaldamento per usi civili, in caso di aumento del prezzo internazionale, espresso in euro, del petrolio greggio possa essere adottato se i prezzi dei carburanti aumentano, sulla media del precedente mese (e non più, come è attualmente, dei precedenti due mesi), rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Documento di economia e finanza o nella Nota di aggiornamento presentati alle Camere.

 

Nuova Sabatini

Si autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2023 al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese (acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature).

 

Modifiche alla disciplina della participation exemption sulle plusvalenze

Si estende il trattamento della non concorrenza alla formazione del reddito imponibile (c.d. participation exemption) alle plusvalenze realizzate su azioni o quote di società di capitali, enti pubblici e privati diversi dalle società, trust e organismi d’investimento collettivo del risparmio, residenti sul territorio nazionale, da parte di società ed enti commerciali che sono residenti in uno Stato appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo che consente un adeguato scambio di informazioni e che sono ivi soggetti a un’imposta sul reddito delle società.

 

Canone Rai

Prevista la riduzione del canone Rai, da 90 a 70 euro all’anno.

 

LA MANOVRA 2024

Info e contatti

Ufficio Fiscale Seac Confcommercio Umbria
Tel. 075.506711

Area Normativa Confcommercio Umbria
Fabrizio Grilli – tel. 075.506711