Saldi invernali, in attesa di una data certa
L’ultimo Dpcm del governo, definendo zona rossa tutto il territorio nazionale fino al 6 gennaio, impone il cambiamento della data dei saldi fissata precedentemente al 5 gennaio. La Regione il 23 dicembre ha ufficializzato la nuova data di inizio saldi nel 9 gennaio.
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SALDI, LE COSE DA RICORDARE
La comunicazione di inizio saldi da inoltrare al Comune non è più necessaria.
I cartelli devono indicare l’esatta tipologia ed il periodo di svolgimento.
Il cartellino dei prezzi deve contenere:
- il prezzo praticato prima della vendita di fine stagione;
- il nuovo prezzo;
- lo sconto praticato espresso numericamente o in percentuale.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 130 e ss. Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
L’esposizione sulle vetrine dei cartelli con scritte come “saldi” può comportare l’assoggettamento dell’imposta sulla pubblicità. Infatti secondo quanto disposto dal D.Lgs. 507/1993, art. 17 per usufruire dell’esenzione al pagamento dell’imposta di pubblicità i cartelli o locandine non devono superare la superficie complessiva di mezzo metro quadrato per ciascuna vetrina o ingresso.
Area Normativa Confcommercio Umbria
dott.ssa Michela Martini
075.506711
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